Il refrain rischia di tramutarsi in mantra: «Non si vende perché si vuole vendere ma perché ci sono delle norme da rispettare che ti obbligano a far quadrare il bilancio e generare una plusvalenza per poter avere un organico di alto livello». A parlare è ancora Monchi, stavolta a Fox Sport. Come al solito, il ds prova a schivare le domande sul mercato in uscita. Se nell’incontro tenuto mercoledì con la stampa estera a Roma, lo spagnolo si era lasciato andare, garantendo la permanenza di Alisson almeno per la prossima stagione, all’emittente sportiva ha preferito giocare in difesa. Anche perché lentamente il mercato inizia a entrare nel vivo. E la cerchia di calciatori visionati dal suo gruppo di lavoro, ha già subito una drastica scrematura.
SUGGESTIONE TEDESCA – Tra quelli rimasti, c’è Max Meyer, classe ’95, in scadenza di contratto a giugno con lo Schalke 04. Ieri il calciatore ha comunicato ufficialmente al club che non rinnoverà. Non una novità, visto che da mesi la volontà del ragazzo appariva abbastanza chiara. Quello che tuttavia sembrava un trasferimento inevitabile al Bayern Monaco – come accaduto con Goretzka – nelle ultime settimane ha subito una frenata. Sia perché il club di Rumenigge preferirebbe non fare un ulteriore sgarbo al rivale ma anche perché Meyer, non è convinto del tutto della destinazione per la forte concorrenza che incontrerebbe. Lui vuole giocare e offerte non gli mancano. Tra queste c’è anche quella della Roma. Ne è (parziale) conferma un incontro tenutosi prima di Natale con un emissario della agenzia Rogon che ne cura gli interessi. A partecipare al rendez-vous non fu Monchi in prima persona, ma un altro dirigente giallorosso. La concorrenza è altissima. Meyer è un calciatore che fa gola a diversi club per la sua qualità e duttilità. Nato come trequartista (o esterno offensivo) ora Tedesco lo ha arretrato in mediana: segna meno ma lo Schalke 04 ne ha guadagnato in qualità. Chi lo prende fa un affare. Monchi è in ballo.