Almeno nei nomi, se avessero dato più affidabilità (di rendimento, ma anche caratteriale), la Roma si ritroverebbe una squadra B in grado di poter dare una mano, importante, a quella principale. Ipotizzando un 4-3-3 tanto caro a Di Francesco, a Trigoria sarebbero in grado di allestire senza problemi un undici di giocatori sul piede di partenza.
DIFESA – Skorupski ha poca voglia di fare il secondo. Di rientro dal viaggio di nozze con la neo moglie Matilde, essendo stato in Nazionale con la Polonia a giugno, non dovrebbe presentarsi al raduno, per la tournée forse sì, ma non è detto che resti. La Roma lo valuta almeno 7 milioni, praticamente la metà di quanto è stato pagato Peres. Lui a Pinzolo ci sarà, l’arrivo di Karsdorp lo mette nelle retrovie, se tornerà quello del Torino e farà dimenticare la prima stagione, Di Francesco potrebbe dargli una possibilità, ma i dubbi sono tanti. Pochi dubbi invece sulla coppia centrale Castan-Zukanovic: il bosniaco non dovrebbe neanche andare in ritiro, il brasiliano sì ma con la valigia pronta. Lui sogna di convincere Di Francesco, ma sembra complicato: più facile che faccia la preparazione e vada via, magari in Brasile dove lo hanno cercato ma senza offerte concrete alla Roma. Sicuramente saluterà Mario Rui, che tornerà da Sarri a Napoli e non si lascerà benissimo con il club giallorosso. Da considerare anche Nura, Seck e Gyomber: in teoria solo il primo dovrebbe andare a Pinzolo per essere studiato dal tecnico.
CENTROCAMPO – Gerson, Vainquer e Verde: il francese e l’ex Primavera andranno sicuramente via (dopo l’esperienza positiva al Marsiglia, Vainqueur è quello che ha più mercato e può portare a Trigoria almeno 4-5 milioni), sul brasiliano non ci sono certezze. Per adesso è previsto in ritiro e la Roma, che lo ha pagato 19 milioni, non può permettersi di svalutarlo, a meno che non trovi qualche estimatore particolarmente innamorato (Sabatini o chi per lui), lo manderà via in prestito con la speranza che possa rivalutarsi. Per se stesso, perché in fondo ha appena 20 anni, e per la Roma.
ATTACCO – Ponce non andrà per ora al Crotone, ma ha parecchie offerte, stesso discorso per Sadiq (che però incuriosisce l’allenatore), mentre Iturbe – cercato dal San Lorenzo – è il grande punto interrogativo. In teoria le sue caratteristiche potrebbero sposarsi bene con il gioco di Di Francesco, in pratica dopo tre anni quasi da buttare lui cerca una squadra che gli dia fiducia in un momento anche personale particolare – si è appena sposato e tra qualche mese diventerà papà -, la Roma cerca di rientrare, almeno in parte, dall’investimento di 24 milioni fatto nel 2014. Sommandoli a quelli messi a bilancio per gli altri calciatori di questa formazione si sfiorano gli 80 milioni, bonus esclusi: non pochi, per un club costretto a fare i conti con il Fair play finanziario. Un lavoro extra di cui Monchi, impegnato a costruire la squadra A, avrebbe volentieri fatto a meno.