Centodue milioni di incasso con le cessioni di cinque giocatori mai stati titolari in bianconero, plusvalenze per 78 milioni. L’ultimo (per ora) capitolo della saga a metà tra fantasy e horror della Vecchia Signora si chiama Alberto Cerri, attaccante classe ’96 che in questa stagione a Cagliari ha totalizzato dieci presenze (sei delle quali da titolare) e un gol: martedì il club sardo lo ha riscattato a titolo definitivo dalla Juventus per 9 milioni di euro. Praticamente un milione a gettone. Il ventiduenne che l’anno scorso ha giocato in Serie B con il Perugia segue a stretto giro di posta le operazioni Sturaro e Audero, accasati rispettivamente sulla sponda rossoblù e su quella blucerchiata di Genova.
Rimpolpando notevolmente le casse bianconere, che ora più che mai necessitano di entrate: l’investimento fatto per portare Cristiano Ronaldo alla Continassa pesa inevitabilmente sul bilancio (l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 era di 309, 8 milioni), perciò il club di Agnelli ha fatto ricorso ai bond che – una settimana fa – hanno portato 175 milioni dagli investitori a un tasso di interesse del 3,375 per cento e deve monetizzare al massimo le cessioni. Cosa che sta facendo con grande celerità, da sette mesi a questa parte.
Mandragora e gli altri Il 26 luglio, vale a dire due settimane dopo l’annuncio dell’acquisto di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid per circa 120 milioni di euro, la Juventus rende nota la cessione di Rolando Mandragora. Fin qui niente di strano. Se non fosse che l’acquirente, l’Udinese, spende 20 milioni di euro per il centracampista classe 1997, reduce da una buona stagione a Crotone. Mai il club friulano aveva speso una cifra del genere nella sua storia: neppure Zico, facendo la proporzione con gli 8 miliardi di lire del 1983, costò tanto. Nel comunicato della Vecchia Signora si evidenziava che l’operazione generava «un effetto economico positivo di circa 14,7 milioni di euro». Una plusvalenza di quasi 15 milioni, quindi: non male, per un giocatore giovane, che con la Juve ha giocato soltanto uno spezzone di gara. (…)
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