Ultimi dieci anni, venti derby giocati in campionato, solo tre pareggi, la bellezza di sessanta gol fatti, un raccolto record, esaltante. Dal 30 ottobre 2007 ad oggi s’è viaggiato alla media di tre gol a partitissima. L’analisi delle goleade: per sette volte si sono registrati dai 4 ai 6 gol totali (si sono contate 6 reti nel 2009, quando Lazio-Roma finì 4-2, è la partita col fatturato più alto). Si sono registrati solo due 1-0. La Roma ha segnato 35 volte, la Lazio 25. Attaccanti scattanti e sensitivi, goleador inattesi, sentinelle prese d’infilata, imprese all’ultimo minuto, libertà d’azione, c’è scappata anche qualche comica difensiva, c’è stato poco da annoiarsi. S’è segnato tanto perché s’è rischiato tanto, il tutto per tutto. Pochi li spinati in campo, paura contenuta. Lazio e Roma, Roma e Lazio hanno giocato sporgendosi nell’altrui area di rigore, inventandone sempre una. Il prossimo è un derby che più derby non si può. Nei 23 anni di sfide da 3 punti non era mai successo che dopo 11 turni giallorossi e biancocelesti totalizzassero 55 punti in due (27 la Roma, 28 la Lazio dovendo recuperare una partita a testa) e l’ultimo decennio è stato spettacolare in quanto a gol prodotti.
LA ROMA – E’ stato ovviamente il decennio di Francesco Totti, che per la prima volta dopo 24 anni vivrà un derby da dirigente. E’ lui il capocannoniere delle ultime 20 volte, con 5 gol segnati frutto di due doppiette strepitose (una in pochi minuti, con due giocate mostruose, valse la rimonta della Roma da 0-2 a 2-2). Ma è stato anche un periodo di grandi strappi, con una serie positiva che in campionato è durata otto partite – 5 vittorie e 3 pareggi – tra la primavera del 2013 e quella del 2017. Elettrizzante in particolare il poker, di cui possono vantarsi con pari dignità Rudi Garcia, l’uomo che rimise la chiesa al centro del villaggio, e Luciano Spalletti, che travolse la Lazio di Pioli causandone l’esonero. La Roma ha sofferto anche nei derby l’approccio della società americana, con la doppia sconfitta di Luis Enrique che con il suo calcio onirico si trovò due volte su due in inferiorità numerica, fino a pagare il conto nel risultato, mentre prima aveva calato un’altra quaterna con due allenatori di estrazione romanista, il testaccino Ranieri e il napoletano Montella. Proprio i due gol segnati da Totti nel 2011 fecero nascere lo slogan caro ai romanisti: «The king of Rome is not dead». Il derby è una partita unica per le conseguenze che lascia, non solo per gli sfottò tra le tifoserie ma pure per le carriere dei calciatori. Uno come Julio Baptista, per dire, a Roma ha complessivamente deluso e viene ricordato per un incredibile errore sotto porta contro l’Arsenal che ha negato alla Roma la qualificazione ai quarti di Champions. Ma come fai a bocciarlo del tutto se ha segnato un gol in un derby fondamentale, con Spalletti assai inguaiato in classifica e di lì in poi capace di risalire? Dell’eroe Yanga-Mbiwa, nella stessa partita visse un pomeriggio da favola anche Juan Manuel Iturbe, abbaglio clamoroso di Walter Sabatini ora perso per i campi del Messico eppure decisivo nella partita decisiva per l’ingresso in Champions.
LA LAZIO – Gli ultimi derby portano il marchio impresso da Simone Inzaghi. I precedenti sono fermi al match di ritorno dello scorso campionato (Roma-Lazio 1-3 il 30 aprile scorso). All’andata, Simone, era stato “tradito” solo dalla papera di Wallace (doppio passo fallito), portò al gol di Strootman (poi al raddoppio di Nainggolan). Nell’ultimo decennio, in campionato, si sono contate 6 vittorie dei biancocelesti, frutto dei 25 gol segnati. Il trionfo del 30 aprile 2017 ha interrotto una striscia negativa (intervallata da tre pari) lunga cinque anni, il successo precedente risaliva a Lazio-Roma (3-2) dell’11 novembre 2012. Dal 2007 ad oggi, in quattro derby, i biancocelesti hanno segnato tre e più gol alla Roma: ci sono da aggiungere le sfide del 19 marzo 2008 (Lazio-Roma 3-2) e dell’11 aprile 2009 (Lazio-Roma 4-2). Negli ultimi dieci anni si ricordano i tre successi di la ottenuti tra il 2011 e il 2012. I goleador più proli ci sono stati Rocchi, Mauri ed Hernanes (3 reti a testa). Campionato a parte, in casa Lazio, sono diventati memorabili i derby di Coppa Italia (finale 2013 e seminale 2017).