Domenica scorsa. Ibiza. Il mare e il sole di giorno. Di notte la movida dove la parola proibito assume contorni molto, ma molto più sfumati rispetto a standard più o meno moralistici. Ecco, è lì, nella notte ibizenca che la parola proibito è stata cancellata da un possibile arrivo di Maurito Icardi alla Roma.
Che, sia chiaro, tutto vuole dire meno che si farà, ma che oggi è molto meno impossibile rispetto alla settimana scorsa. Se non altro perché della questione se ne è parlato e se ne sta parlando. In particolare c’è un’Inter piuttosto chiacchierona sulla vicenda, desiderosa di salutare definitivamente il centravanti argentino e la sua ingombrante moglie e procuratrice Wanda.
Tenete presente che tutta questa nuova vicenda di mercato è figlia legittima di alcuni testimoni oculari. Che hanno riferito di aver visto, domenica scorsa, a Ibiza, in un locale niente male, la signora Wanda insieme al procuratore e mediatore Gabriele Giuffrida, l’uomo che da settimane, tra le altre mille cose, sta cercando di quagliare il trasferimento di Edin Dzeko al club nerazzurro.
E, pure, hanno riferito che poco dopo, sempre nello stesso locale, a un altro tavolo, è stata intravista anche la presenza di Guido Fienga, l’amministratore delegato della Roma che, non è un mistero, è coinvolto in prima persona anche nel mercato giallorosso. Inevitabile farsi qualche domanda, così come inevitabile pensare al futuro di Icardi. Di sicuro si può dire che alla Roma Maurito non dispiace per niente, anzi per certi versi lo preferirebbe anche a Gonzalo Higuain, se non altro per una questione di età che, con Icardi, potrebbe trasformare il tutto in un investimento con la possibilità di rientrare della spesa magari tra qualche anno.
I costi, al contrario, soprattutto se l’Inter dovesse continuare a dare al suo giocatore una valutazione da ottanta milioni di euro, sono oggi come oggi il vero ostacolo al proseguimento della trattativa, fermo restando che l’apertura di Icardi (e Wanda) alla Roma costituisce uno spiraglio che la società giallorossa adesso vuole cavalcare sino in fondo. Soprattutto alla luce di tutto quello che sta succedendo a proposito del mercato degli attaccanti per quello che riguarda i grandi club. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri