E’ arrivato a Roma giovedì e ieri sera, dopo la partita, James Pallotta ha parlato di tutto, partendo dalla vittoria che fa ripartire la sua squadra: «Avevo una bella sensazione, sono stato a Trigoria in mattinata e ho trovato i ragazzi in un’ottima condizione psicologica, anche perché contro il Lione avevamo fatto bene. Siamo partiti lenti, poi Spalletti si è fatto sentire nello spogliatoio e abbiamo limitato il Sassuolo nella ripresa. Questa è una squadra che gioca bene, l’ha già dimostrato».
DECIDE LUCIANO – Dall’allenatore si aspetta una risposta per il rinnovo. Sarà lui a decidere: «La relazione con lui è eccellente, sono soddisfatto del suo lavoro e tatticamente è perfetto per la Roma: mi auguro possa rimanere qui. Sicuramente sarà il nostro allenatore fino a maggio, poi mi piacerebbe che rimanesse, ma dipende solo da lui non da me». Ha preferito invece evitare il discorso sul futuro di Totti e De Rossi: «Non ne abbiamo ancora parlato, Francesco ha un contratto per 6 anni da dirigente. Ora stiamo lottando per la Champions, dobbiamo pensare solo a questo e a vincere partite, non ai contratti». Per Pallotta conta solo il secondo posto: «L’obiettivo è la Champions. Abbiamo guadagnato due punti su Inter e Lazio. La Champions rappresenta il territorio naturale per questo club; i cartellini rossi contro il Porto hanno condizionato la qualificazione quest’anno, ma siamo fiduciosi per questa stagione».
LO STADIO – Pallotta in questo suo soggiorno romano è molto impegnato sulla questione dello stadio: «Tutto si sta muovendo nel migliore dei modi e c’è la concreta possibilità di iniziare i lavori nei tempi previsti. Non è facile riuscire a competere senza uno stadio di proprietà, senza una struttura attiva sette giorni su sette che possa aiutare le entrate economiche per il club. Queste riunioni hanno avuto un esito davvero molto positivo, ce ne erano state altre alcune settimane fa e in questo senso Mauro (Baldissoni, ndr) ha fatto un lavoro spettacolare e lo sta svolgendo per ottenere l’approvazione di tutte le modifiche. L’iter con il Comune è finito, a giugno dovrebbe essere finito anche quello con la Regione. L’idea è di posare la prima pietra entro la fine dell’anno per consentire alla Roma di avere uno splendido stadio e un parco di intrattenimento. Credo che per lo stadio ci sarà un anno di ritardo, non ci saranno più torri e uffici, ma abbiamo bisogno di questo impianto per competere con le grandi squadre come Barcellona e Real Madrid e crescere».
NIENTE SPESE FOLLI – La Roma punterà sui giovani nel futuro: «E’ interessante ciò che abbiamo fatto negli ultimi due anni con i giovani, abbiamo molti giocatori interessanti che giocano in giro per l’Italia. Proseguiremo con questa linea, saremo ancora più competitivi, anche se la stagione non è affatto finita, la Juve deve ancora incontrare noi e il Napoli». E non ci saranno spese folli per i top player: «Vedo molti giocatori importanti nella Roma, tanti nomi come Manolas, Nainggolan, Strootman. Non vogliamo spendere stupidamente i nostri soldi, investiremo di più sullo stadio». I tifosi della Roma vorrebbero conoscerlo meglio: «Trovo un sacco di persone in strada che mi salutano e mi vogliono bene, abbiamo un ottimo rapporto. La situazione della Curva Sud non dipende da noi, ma dalle istituzioni, se le barriere verranno tolte, loro torneranno. E’ difficile però per i tifosi venire allo stadio, le gare finiscono alle 23, è complicato tornare a casa, i parcheggi sono lontani, i mezzi pubblici scarsi». La sua Roma aspetta ancora di vincere: «Siamo sulla strada giusta, ma se la Juve ha 360 milioni di euro di fatturato è difficile colmare il gap. Se parliamo dei tifosi, i nostri sono incredibili, li conoscono in tutto il mondo, ci sono nove stazioni radiofoniche che parlano solo della Roma». Pallotta non ha voluto rispondere a domande su Monchi e l’ultimo pensiero è al derby di coppa Italia: «Possiamo farcela, siamo ottimisti anche alla luce della gara con il Lione in cui avremmo potuto fare 5 o 6 gol. Sono sicuro che con un po’ di fortuna in più riusciremo a farcela».