Lo stadio della Roma si fa. Ieri è stato raggiunto l’accordo per le migliorie del progetto. Presto a Tor di Valle cominceranno i lavori. Il presidente James Pallotta ha seguito minuto per minuto da Boston l’esito dell’incontro di ieri pomeriggio, con Mauro Baldissoni e Luca Parnasi che hanno incontrato in Campidoglio il vicesindaco Luca Bergamo, il presidente del consiglio comunale, Marcello De Vito, il capogruppo, Paolo Ferrara, la presidente della commissione urbanistica, Donatella Iorio, e l’avvocato Luca Lanzalone, il legale ligure molto vicino a Beppe Grillo. Pallotta è stato informato in tempo reale e ha espresso la sua soddisfazione. E’ arrivato il giorno che attendeva da tanto tempo, un progetto sul quale si era impegnato in prima persona. I proponenti hanno dato disponibilità a ridurre le cubature, le torri del Business Park saranno meno alte, ma sarà salvaguardato il parco fluviale, che stava molto a cuore agli esponenti del M5S. Pallotta si è informato su tutto e dovrebbe arrivare a Roma per i primi di marzo, in occasione della riunione della Conferenza dei Servizi decisoria e delle partite molto importanti contro Lazio (semifinale di andata di Coppa Italia) e di campionato contro il Napoli.
IMPEGNI – Pallotta dagli Stati Uniti ha espresso la sua soddisfazione: «L’incontro è stato positivo, oggi è un giorno importante per la Roma». Quando arriverà in Italia, Pallotta parlerà con Spalletti per convincerlo ad accettare il rinnovo del contratto. La società giallorossa vuole allungare il rapporto con il tecnico toscano, che non ha ancora sciolto i suoi dubbi.
FERRARA – Soddisfazione per l’incontro di ieri sullo stadio giunge anche dal Campidoglio. Il capogruppo Paolo Ferrara, presente alla riunione, ha detto: «Sono state proposte molte migliorie al progetto. Continuano i tavoli tecnici. C’è la volontà da parte di tutti di raggiungere un obiettivo comune». Le parti si rivedranno la prossima settimana, probabilmente giovedì 23. L’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, nei giorni scorsi aveva detto che il club conta di giocare nel nuovo stadio nella stagione 2020-21, aggiungendo che cercheranno di fare anche prima. Comunque la prima cosa che devono fare i proponenti, prima ancora di aprire i cantieri, è intervenire sui fossi dell’area per riportare in sicurezza il panorama idrogeologico della zona. Questo avrà effetti benefici anche sulle zone limitrofe al quadrante interessato. Non per niente la giunta Marino aveva inserito nel suo programma proprio il rilancio di quella zona della città dove insiste l’area dello stadio di Tor di Valle e che attualmente è in stato di abbandono. Resta un’ala del M5S che continua a chiedere una referendum online per l’approvazione definitiva del progetto, ma ormai la strada per lo stadio è stata tracciata.