In questa settimana è attesa la risposta degli uffici tecnici del Campidoglio alla proposta di convenzione urbanistica che la Roma ha depositato a metá dello scorso mese. E, se non dovessero esserci intoppi, dall’inizio della prossima settimana le parti torneranno a incontrarsi: in concomitanza con l’invito da parte della Roma della proposta scritta, infatti, gli incontri tecnici diretti – giunti ormai a superare il centinaio, fra quelli ristretti con la sola Urbanistica capitolina e quelli allargati anche ad altri Dipartimento comunali coinvolti, praticamente, tolti i weekend e i festivi, un incontro ogni tre giorni! – si erano interrotti.
Complice anche il susseguirsi dei ponti, le parti si erano prese un momento di pausa dai colloqui diretti. Tutti i documenti legati alla variante urbanistica (controdeduzioni alle osservazioni e adeguamento delle tavole urbanistiche) sono pronti per essere sottoposti al voto del Consiglio comunale. Manca la convenzione – il contratto vero e proprio fra le parti (Roma e Comune e Comune con Regione per la Roma-Lido di Ostia e con Città Metropolitana per la Via del Mare/Ostiense) – su cui l’accordo è vicino ma non ancora raggiunto.
Nel frattempo c’è da registrare l’intervento di Pallotta, tornato a parlare, con una battuta, della tempistica di costruzione dell’impianto che sorgerà a Tor di Valle: “Nessuno sa quanto hanno impegato per costruire il Colosseo, ma credo che ci siamo ormai vicini. Il progetto sarà terminato in trenta mesi, a partire dalla fine di quest’anno”.
Nel corso del summit annuale organizzato da Sport Business a Miami il presidente della Roma ha speso parole di elogio per la gestione social del club capitolino e ha completamente bocciato l’attuale formula della MLS: “Ritengo il nostro reparto digital il migliore nell’ambito sportivo. I ricavi degli sponsor sono cresciuti in maniera direttamente proporzionale all’engagement che la società ha saputo raggiungere sul web. MLS? Probabilmente saró morto prima che diventi una lega importante nel mondo del calcio, la definirei un bel campionato locale. Molti tifosi americani preferiscono vedere le sfide di Premier League e Serie A”.
FONTE: Il Tempo