«O mi fanno fare lo stadio, o me ne vado». Tra un incontro al centro di Roma con sir Alex Ferguson e Paolo Maldini, e un summit con la dirigenza al completo, compreso il consulente Franco Baldini arrivato da Londra, il presidente romanista James Pallotta parla del progetto del nuovo stadio che dovrà sorgere a Tor di Valle. Come ha già fatto in passato, usa toni duri e lancia un vero e proprio ultimatum alle istituzioni. «Su questo tema – le sue parole ai cronisti fuori dall’hotel De Russie, sua residenza romana – ho degli incontri e sto andando avanti». Poi l’affondo. «Se non accelerano il tutto, non avremo uno stadio e noi non saremo qui, i tifosi dovrebbero dire alle istituzioni di accelerare».
L’iter è ormai giunto alle battute finali, ma il presidente romanista, evidentemente, ha paura di nuovi ritardi e lungaggini che potrebbero spostare troppo in avanti nel tempo la data di inizio lavori.«Siamo vicini alla chiusura, ma se tutto va oltre il 30 giugno, o luglio, ci vorrà un altro anno e non avremo uno stadio. Non possiamo permettercelo. Si parla dei soldi spesi sul mercato per i calciatori, ma c’è altro e nessuno lo sa: sono stati spesi 65 se non 70 milioni per lo stadio. Non si può continuare a tirare fuori soldi in questo modo quando non hai un ritorno in cambio. Abbiamo bisogno di uno stadio e in tempi brevi».
La risposta a Pallotta è arrivata, a stretto giro di posta, direttamente dal Campidoglio, che in una nota ha spiegato i prossimi passi per l’approvazione della variante urbanistica. «Giovedì 12 (ossia domani, ndr) il progetto dello stadio di Tor di Valle verrà pubblicato sulle edizioni locali dei principali quotidiani nazionGiovedì 12ali, integrato e adeguato così come approvato con determinazione della Regione Lazio del 22 dicembre 2017, che al suo interno comporta variante urbanistica». Da domani, poi, ci vorranno 30 giorni per la pubblicazione degli atti, poi altri 30 per consentire a «chiunque ne fosse interessato a presentare eventuali osservazioni relative alla variante urbanistica entro l’11 giugno 2018». Il provvedimento sarà depositato in formato digitale all’Albo Pretorio fino al 12 maggio 2018 e «gli elaborati progettuali trasmessi dai proponenti e tutta la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi potranno essere visionati presso il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica e sul portale di Roma Capitale».Una rassicurazione per Pallotta è arrivata anche da Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio. «Questo atto lo aspetta tutta la città, non solo Pallotta. È normale che lui faccia il presidente della Roma ma io, da amministratore, devo avere una visione differente. Posso dire che i tempi saranno rispettati: ora la palla passa alla Roma».