Leandro Cufrè, ex terzino della Roma, è stato intervistato da Tele Radio Stereo, parlando del suo addio alla Roma, dei suoi connazionali dell’allenatore e ovviamente del derby, queste le sue parole: Derby infuocato. Va bene fomentare la squadra prima di partite importanti o è un errore “In queste partite i giocatori non vanno caricati tanto, sei già motivato di tuo. Se vai oltre rischi di sbagliare, se una partita così la carichi troppo poi rischi di fare male. Serve l’equilibrio giusto.”
Hai detto di essere andato via dalla Roma di Spalletti perché offeso? “In quell’anno lì, il 2005-2006, avevamo fatto molto bene sia a livello difensivo che complessivamente, con il record di vittorie consecutive. Avevo un bel rapporto con Spalletti ed andava tutto bene. Poi sono andato al Mondiale 2006 ed anche lì andava tutto bene. Poi Spalletti disse in un’intervista che per lui l’unico incedibile era Mexes. Un giocatore enorme secondo me, che saluto con piacere, però in quel periodo io davo l’anima in campo. Magari mi aspettavo parole diverse da parte del mister. In quel periodo mi proposero il Fulham ed il Monaco, Spalletti lo sapeva e nonostante ciò fece quelle dichiarazioni. Mi ha fece capire che potevo anche andare via: senza dirlo direttamente, ma lo ha detto, non so se mi spiego. Io poi ero giovane e allora decisi di andare via, anche se oggi me ne pento: avevo ancora tre anni di contratto e quello che avevo sentito alla Roma poi non lo avrei sentito da nessun’altra parte. Oggi non lo farei assolutamente. Avevo un rapporto di amore con la Roma e questa scelta mi ha fatto male: poi non volevo rimanere al Monaco, ma ormai avevo firmato un contratto. Eppure guardavo comunque le partite della Roma, non avevo la testa per rimanere lì.”
Fazio e Perotti stanno facendo innamorare i tifosi. “Sì gli argentini a Roma danno il massimo, danno anche quello che non hanno. Abbiamo lasciato in tanti un bel ricordo.”
Perotti verrà convocato al Mondiale 2018? “Penso di sì: ha una qualità enorme e tanta personalità, due doti necessarie per entrare nella Nazionale argentina. Anche Fazio ha personalità da vendere, oltre ovviamente una fisicità impressionante. Anche lui se lo merita il Mondiale.
Segui ancora la Roma? “Certo la guardo sempre, ho ancora tanti amici lì ed Eusebio Di Francesco lo conosco molto bene, lo conoscevo da giocatore e l’ho avuto come team manager. Inoltre con Daniele De Rossi ci sentiamo ancora ogni tanto.”
Credevi che Di Francesco sarebbe diventato allenatore? “Come tanti giocatori che smettono nemmeno lui a quel tempo aveva le idee chiarissime sul suo futuro. Era tanto attaccato alla Roma, gli avevano offerto questo posto e lui aveva colto l’opportunità al volo. Poi ha capito che voleva diventare mister, ha ringraziato tutti ed ha intrapreso la sua strada con molta personalità. Oggi si vede che ha fatto bene, anche se pure da team manager era molto capace.”
Cosa pensi di Di Francesco tecnico? “Sì certo, ha portato il Sassuolo alle coppe internazionali: una cosa stupenda ed anche ora sta lavorando bene con la Roma. Di Francesco è uno con le idee chiare.”
Chi vince il derby? “La Roma. Lo dico sinceramente, tra le due squadre oggi gioca meglio la Roma, anche se pure la Lazio sta facendo bene.”