Dopo l’umiliante eliminazione in Coppa Italia, la Roma ed il suo tecnico sono finiti nella bufera…
“È un momento delicato. C’è un evidente scollamento nella squadra. I giocatori non si aiutano in campo e sono nervosi. Bisogna serrare i ranghi e cercare di arrivare almeno quarti, facendo quadrato intorno al tecnico. L’esonero di Di Francesco sarebbe stupido per due motivi. Un tecnico che lo scorso anno è arrivato in semifinale di Champions non può essere diventato un incapace all’improvviso: la realtà è che in estate gli hanno smontato la squadra. E poi trovare un’alternativa valida ora è dura: la Roma deve ambire a figure di tecnici importanti”.
Come si metabolizza una sconfitta di proporzioni storiche come quella di Firenze? “Nella gestione Viola non è mai accaduto. Probabilmente avremmo portato tutta la squadra in ritiro spirituale a Montecatini. L’attuale società è lontana, assente. Mancano figure di riferimento. Forse bisognerebbe dare più potere a Totti. È assurdo che le strategie vengano decise da un consulente che sta a Londra e che il destino dei tecnici sia in mano ad un direttore sportivo”.