Un po’ pensa già alla sua prima volta da ex contro la Roma?
“Ancora no. Sono sereno”.
Quali emozioni si aspetta di vivere sabato? “All’andata, all’Olimpico ho lasciato perdere e non ho voluto giocare (ride, ndr). Ero infortunato purtroppo… A Roma ho vissuto anni indimenticabili e ho tanti ricordi belli: la scorsa stagione abbiamo raggiunto obiettivi importanti, ma le avventure finiscono e se ne aprono di nuove. Quello con l’Inter è un altro capitolo bello e ora penso solo a far bene qui”.
Che effetto le fa non vedere più alla Roma Monchi, che ha contribuito alla sua cessione? “Con lui avevo un rapporto aperto: riuniva spesso i 6-7 giocatori più rappresentativi e tutti insieme parlavamo di come fare il meglio per la società e la squadra. Mi sentivo un calciatore importante. Poi, però, ho saputo le cose che diceva di me e quelle mi sono piaciute meno. Tre giorni dopo il suo addio alla Roma, la squadra di cui diceva di essere innamorato, era già d’accordo per tornare a Siviglia. Per me questo dimostra molte cose. Senza di lui sarei potuto essere ancora là o anche in un’altra squadra perché la Roma mi voleva mandare altrove. L’inter l’ho scelta io perché Spalletti ha spinto per avermi”.
Le dà fastidio ascoltare tanti giudizi poco lusinghieri sull’operazione che ha portato lei all’Inter e Zaniolo alla Roma? “Per me non è un problema, ognuno ha la sua carriera. Io ho giocato 10 anni ad alto livello, 9 bene e questo così. Lui ha fatto 20 partite in A, 18 buone. E’ normale che si parli bene dei giovani ai quali adesso tutto viene servito su un piatto d’argento, mentre prima un ragazzo doveva dimostrare molto di più, anche solo per arrivare in B. Sono contento per lui e gli auguro il meglio perché non sono invidioso di nessuno”.
Sarebbe contento se Totti avesse un ruolo chiave nel futuro della Roma? “Lo spero. Anche senza un ruolo importante, lui rappresenterà sempre la Roma.Non ha bisogno di una carica più o meno importante per dimostrare chi è”.
Inter terza e Roma quarta a fine campionato. Firmerebbe? “Subito. Sono rimasto in buoni rapporti con tanti miei ex compagni e mi farebbe piacere vederli felici”.
Sabato chi sarà il primo che abbraccerà e con chi scambierà la maglia? “Avrei bisogno di venti maglie. Negli scorsi giorni a Roma ho visto Kolarov e Manolas, e avrei dovuto incontrare anche Dzeko, ma aveva un impegno. Quando fai una stagione come la scorsa nel quale raggiungi la semifinale di Champions, finisci per condividere un’esperienza talmente importante che i legami si rafforzano e rimangono per sempre”.
Esulterà se segnerà contro la Roma? “No”.
Potendo scegliere, preferirebbe battere Roma o Juventus? “Tutta la vita la Juventus perché sono anti-juventino. E’ una cosa nota (ride, ndr)”.
FONTE: Il Corriere dello Sport