Il tecnico, da qualche settimana tornato sulla panchina del Pescara, festeggerà domenica contro la Sampdoria, le mille panchine in carriera, intervistato da Premium Sport ha dichiarato: “Mi sembra di avere incominciato ieri, in tanti mi hanno scartato pensando fossi vecchio. E ricordo ancora la prima volta, a Licata c’era un bel gruppo di ragazzi e conquistammo subito la promozione in C1. Anche se ho avuto campioni come Cafu e Aldair, Totti è unico. Un rimpianto? Alla Roma potevamo prendere Shevchenko, poteva fare la differenza.”
Meglio il Foggia dei miracoli o il Pescara del 2012?: “Tutte e due fecero bene, col Foggia arrivammo al successo al secondo anno ma quel Pescara fu promosso al primo tentativo facendo 90 gol…” Sul tipo di calcio che più lo affascina oggi: “Il calcio di oggi è sempre meno calcio, si pensa agli affari. Tutti prendono decisioni per fare più soldi, non per fare più risultati. Un mio erede? Tanti cercano di seguirmi ma senza capire davvero. Ogni allenatore deve avere la sua idea e proporla. Forse quello degli spagnoli, che hanno anche più tecnica degli inglesi”.
Infine sugli arbitri: “Un aiutino c’è sempre per tutte le squadre ma, come sbagliano i giocatori, sbagliano gli arbitri. Non credo che la Juventus quest’anno abbia più favori delle altre. Certo che in una partita importante come la semifinale di Coppa Italia giudicare il fallo su Cuadrado come rigore è sbagliato…”.