Uno dei centrocampisti più completi della nostra Serie A negli anni 2000 è stato sicuramente Fábio Henrique Simplício, giocatore dalle grandi qualità e dal gol facile, uno che ha sempre fatto la differenza nei clubs in cui ha militato (Parma, Palermo e Roma), noi di ZonaCalcio.net abbiamo avuto il piacere di intervistarlo. L’ex mediano carioca, con la simpatia che da sempre lo contraddistingue, si è soffermato sul derby di domenica, sulle vicende del Palermo e con l’umanità, che solo i grandi campioni possiedono, anche sulla triste vicenda della Chapecoense.
Chi vede favorita nel derby capitolino? “Il derby sono convinto che lo vincerà la Roma, ma parliamo di una partita particolare, dove può accadere di tutto”.
Quanto peserà l’assenza di Salah per la Roma? “Salah è un grandissimo giocatore, sarà una grossa perdita per la Roma”.
Tra Immobile e Dzeko su chi punta? “Dzeko in questi momenti è più decisivo, visto che il bosniaco nel derby si è fatto sempre valere”.
In casa biancoceleste cosa ne pensa del suo connazionale Felipe Anderson? “Felipe è davvero forte, personalmente credo che è in grado di decidere le partite da solo, quando ne ha voglia”.
Due tecnici Inzaghi e Spalletti che davvero stanno facendo bene, ma lei chi preferisce? “Non è possibile fare paragoni al momento, reputo Spalletti un tecnico più esperto rispetto ad Inzaghi che è alla sua prima vera esperienza in Serie A”.
Quali ricordi personali ha lei del derby? “Certamente la rete del 2-1 che ho fatto in un derby in coppa Italia”.
Capitolo Palermo come giudica il periodo dei rosanero? “Davvero mi dispiace per il mio Palermo non mi aspettavo una situazione del genere”.
Adesso arriva Corini? “Lo conosco bene ed ho molta stima di lui, con Eugenio (Corini) il Palermo volerà”.
Se vuole un pensiero, un ricordo o una testimonianza sulla triste tragedia della Chapecoense? “Questa tragedia mi ha colpito davvero profondamente, ho perso un grandissimo amico, Kempes. Io e lui abbiamo giocato insieme in Giappone con i Cerezo Osaka. Due giorni prima del fatale incidente eravamo insieme, mi dispiace di non potere contare più su una grandissima persona come Kempes, e prego per tutti gli altri giocatori, i membri dello staff, i giornalisti e tutte le vittime di questa tragedia. Ma voglio chiudere quest’intervista con un bel ricordo, un momento che rimarrà sempre impresso nella mia memoria, di quando dopo le partite andavamo a casa mia e si cucinava la picanha e si ballava e cantava la samba”.