Su quello che è successo ad Astori, sognerebbe aumentare i controlli medici?
“Voglio sottolineare la credibilità e la bravura dei nostri professionisti e cardiologi. La nostra medicina è all’avanguardia. Io ci sono passato, quando nel 1994 ho avuto un arresto cardiaco in campo: da lì è iniziato il mio calvario. Ogni anno, in un preciso periodo, dovevo fare degli esami a Trento per ottenere l’idoneità per giocare. Gli atleti sono costantemente monitorati e controllati”.
Sul rinvio della giornata di campionato? “Sarebbe stato impensabile giocare ieri, il calcio ha fatto bene a fermarsi. Quando morì il mio presidente Dino Viola fu una domenica tristissima per noi, infatti perdemmo anche la partita contro il Pisa. I compagni della Fiorentina vorranno ora dedicare ad Astori una bella vittoria, spero che reagiscano bene”.
Cosa è successo al Napoli? “La domanda da farsi è un’altra: qual è la vera Roma? Se i giallorossi avessero perso malamente al San Paolo, non so cosa sarebbe successo a Trigoria. Il calcio è questo e in una gara tra due squadre così forti può uscire qualsiasi risultato. Credo che la sconfitta di sabato sera non debba cambiare nulla nel Napoli, che gioca ancora il miglior calcio d’Italia”.
Il gol di Dybala al 93′ ha influito sul Napoli? “Un giocatore non deve pensare agli altri ma solo alla propria prestazione. Bisogna solo essere concentrati sul vincere le proprie gare, non sperare che i rivali perdano i punti”.