Herbert Prohaska, tra i protagonisti del secondo Scudetto giallorosso del 1982-83 ed ex giocatore ed allenatore dell’Austria Vienna, vede la squadra di Spalletti nettamente favorita per la sfida di Europa League di giovedì, anche se sottolinea come i suoi connazionali abbiano un reparto offensivo da non trascurare.
“La squadra di Spalletti è nettamente più forte” ha affermato Prohaska. “Il suo collega Fink non ha Dzeko o Salah, ma occhio, perché finora in trasferta gli austriaci hanno sempre vinto e davanti hanno una coppia di attaccanti veloci come il nigeriano Kayode e il brasiliano Venturo che possono dare fastidio”.
Per l’ex giallorosso le rose delle due squadre sono quindi abbastanza distanti così come gli obiettivi stagionali, anche se crede che Spalletti probabilmente farà riposare qualche big nella sfida dell’Olimpico: “Il posto dei giallorossi doveva essere la Champions, ma con il Porto sono stati anche po’ sfortunati. Immagino che l’intento degli austriaci è quello di fare almeno un punto nelle due partite e credo anche che l’obiettivo vero della Roma sia il campionato e immagino quindi che giovedì sera facciano riposare alcuni titolari”.
Lei per chi farà il tifo? “Con la Roma ho vissuto il momento più bello della mia carriera, ma i quattordici anni con l’Austria Vienna, senza contare le stagioni in cui l’ho allenato, non si possono dimenticare. Spero quindi che passino il turno tutte e due”.
In Serie A secondo lei si sta tornando alle sfide Roma-Juve stile anni Ottanta? “Per me la Roma è la seconda forza del campionato. Certo, 5 punti di distanza non sono pochi, ma se i bianconeri sbagliano tutto può cambiare”.
Ha notato, a 40 anni, il miracolo sportivo di Totti? “Totti è fantastico, il più forte giocatore della storia della Roma. Credo che a questo punto debba essere un po’ difficile da allenare, perché immagino che lui voglia giocare sempre e la gente vorrebbe vederlo sempre in campo. Un bel problema per Spalletti, che comunque considero un grande tecnico”.