(…) Il derby? “È sempre difficile fare previsioni. Una volta si diceva che i favoriti erano sfavoriti, oggi sono due squadre che si equivalgono. Spero che giochino a calcio e spero che sia una bella partita”.
Preferirebbe essere al posto di Inzaghi o di Spalletti? “Io me le prenderei tutte e due. Entrambe posso fare molto bene”.
Come valuta la rinascita di Dzeko?
“Sta facendo bene, come faceva in Inghilterra. È un attaccante che si fa trovare sempre in area di rigore, anche se sbaglia ancora molto”.
Questa Roma sembra zemaniana nel modo di giocare, è d’accordo?
“Penso che sono due squadre diverse. Noi cercavamo di verticalizzare il gioco e stavamo più alti con la difesa, oggi gli allenatori chiedono ai propri giocatori di stare sempre sotto palla”.
Totti?
“Lo sa lui se deve smettere o meno. Anche l’anno scorso si diceva che era finito poi ha portato la Roma dove è arrivata. Il derby? Dipende da come sta. L’ho sentito la scorsa settimana, ha qualche problemino. Per me rimane il migliore”.
Uomo derby?
“Non ho un nome, ci sono tanti giocatori che possono fare la differenza”.
Come valuta il lavoro di Inzaghi?
“Si pensava male. La squadra era competitiva come nomi. Può divertire e giocare un buon calcio. È una rosa buona. Ha detto di ispirarsi a me? Lo ringrazio, spero che il suo tridente continui a fare bene”.
Gli obiettivi di Roma e Lazio?
“La Roma deve pensare a fare il meglio possibile, bisogna trovare continuità di rendimento. Così come la Lazio”.
Come si spiega il derby con così pochi tifosi?
“Ormai è da tempo che il pubblico si è allontanato. La Roma perché non crede nel presidente Pallotta, la Lazio perché ha problemi col presidente Lotito, quindi purtroppo per il calcio la situazione è questa. È sempre più bello vedere una partita con lo stadio pieno”. (…)