Il grande nodo, che poi magari diventa una ririsorsa per l’autofinanziamento, è Emerson Palmieri. «Non c’è niente con la Juventus» ha detto Monchi pochi giorni fa, alludendo alle voci di una chiusura imminente della cessione del terzino per circa 20 milioni. Probabilmente è vero che le due società non sono arrivate vicine al traguardo ma è altrettanto vero che Emerson, oggi impegnato in Coppa Italia nella prima partita da titolare dopo 6 mesi e mezzo, abbia esigenza di giocare con continuità e abbia un certo appeal internazionale: in Inghilterra, per esempio, piace al Liverpool.
RAGIONAMENTI – La Roma non ha fretta di venderlo ma di fronte a un’offerta ragionevole, e a una buona plusvalenza per un calciatore costato circa 4,5 milioni in parte già ammortizzati, ascolterà gli approcci delle pretendenti. E sostituirebbe il buco nell’organico con Matteo Darmian, per il quale già ci sono stati dei contatti con l’entourage: Darmian non è un incedibile per Mourinho, che anzi nelle ultime tre partite di campionato neppure lo ha convocato. Resta da capire se il Manchester United lo lascerà partire in prestito con diritto di riscatto, unica soluzione gradita alla Roma. Darmian potrebbe essere utilizzato a sinistra, quando si tratta di lasciare a riposo Kolarov, oppure a destra, come cambio di Florenzi e, se il mercato non lo allontanerà da Trigoria, Bruno Peres.
SOSPESI – Ma ci sono anche altri nomi che possono servire a rinforzare il portafogli di Monchi. Il secondo portiere Skorupski, che già aveva chiesto in estate di essere ceduto, rimane un calciatore in cerca di sistemazione. Così come Castan, che è stato reintegrato in rosa soltanto nelle ultime ore del mercato, e il giovane attaccante Sadiq, di ritorno dal prestito poco fruttuoso al Torino. Difficile invece che parta Defrel, un calciatore da rigenerare. Da valutare infine la posizione di Gerson, che sarebbe venduto solo davanti a una proposta irrifiutabile.