Lo aveva detto già ad inizio estate, prima della partenza del ritiro. Direttamente dalla Sardegna, dove Javier Pastore ha passato le vacanze pre-lavorative. «Voglio restare a Roma per dimostrare che giocatore sono, dopo la brutta stagione dell’anno scorso» (…).Di certo (…)in queste prime tre settimane di lavoro, lui è stata una delle note più belle. E Fonseca ha apprezzato non solo la sua qualità, ma anche la sua applicazione nel corso dell’intero ritiro. Utilizzandolo in un doppio ruolo e scoprendo, così, anche un versatilità che rende ancora più interessante una sua eventuale permanenza alla Roma.
Così il tecnico portoghese l’ha prima schierato in mezzo al campo, in questo nuovo ruolo di mediano davanti alla difesa, dove Pastore aveva soprattutto il compito di creare gioco, far girare la palla, regalare qualità nel palleggio e nella manovra nella sua fase iniziale (…). Poi, invece, sabato scorso contro il Rieti e contro la Ternana ha preferito rimetterlo alle spalle del centravanti, come trequartista centrale. E anche lì l’argentino ha brillato, regalando colpi importanti e anche assist decisivi (…). Anche se poi andrà visto contro avversari di più alto rango ed a ritmi più intensi (…).
Dietro il rilancio di Pastore c’è anche un lavoro fisico importante, che il giocatore ha fatto durante tutte l’estate con il suo preparatore atletico personale, Tomas Vogliotti, che lo ha seguito sia ad Ibizia, sia in Sardegna. Insomma, Pastore non ha mai mollato, anzi, ed anche in vacanza si è messo sotto per farsi trovare nelle migliori condizioni possibili al via della stagione (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport