Cosa significa giocare a Wembley, nella casa del calcio?
“Era la prima volta. Lo stadio è eccezionale, c’erano 80.000 persona. È stata una partita vera come lo siamo stati anche noi in campo”.
Punto fermo di un nuovo ciclo dell’Italia? “La voglia di esserlo c’è, poi bisogna dimostrarlo. Stiamo ripartendo, bisogna farlo per tutti gli italiani e per noi. Abbiamo tanta voglia, cercheremo di dimostrarla sul campo come credo abbiamo fatto nelle ultime due partite”.
Problema muscolare? “Ho avuto questo piccolo risentimento durante la partita. Valutiamo giorno per giorno, prenderemo una decisione domani prima della partenza. Speriamo bene perché vorrei esserci con il Bologna”.
Come non pensare al Barcellona? “Prima di tutto viene il Bologna, bisogna pensare partita dopo partita. Oltre alla Champions che ci sta regalando qualche piccola soddisfazione, c’è anche il campionato che è importantissimo. Siamo concentrati tutti sul Bologna, poi vedremo la Champions”.
Perché rendiamo meglio in trasferta? “Non lo so. C’è stato quel periodo invernale dove abbiamo fatto fatica. Adesso ci siamo ritirati su, abbiamo superato gli ottavi di Champions, viaggiamo sull’entusiasmo. Continuiamo così perché ci aspettano partite importanti che decideranno la nostra stagione”.
Alla Play Station ci hai giocato tanto contro il Barcellona. Dal vivo sarà una missione impossibile? “Sappiamo che loro sono i favoriti ma il calcio è bello perché la palla è rotonda. Andiamo sapendo che sono forti ma consapevoli della nostra forza e di cosa dovremo fare. Non andiamo lì già sconfitti”.
Non male a 21 anni giocare prima a Wembley e poi al Camp Nou… “Sicuramente delle emozioni che mi porterò dentro e anche delle esperienze che mi aiuteranno nella mia carriera a fare meglio”.
Tolto Messi, chi ti piace del Barcellona? “Mi piace tanto Busquets perché fa un lavoro che non si nota. È un giocatore straordinario. Non so se giocherà, nel caso in cui non ci fosse non ci dispiacerebbe così tanto”.
Tanti club su di te. Cosa pensi? “Normale che faccia piacere leggere il proprio nome accostato a grandi club anche se sono già in un grande club che ha un progetto, che è ambizioso. Per il momento mi godo questo e cerco di fare il meglio per la Roma”.