L’appuntamento è per oggi alle 13, quando tutti i giocatori della Roma si ritroveranno a Trigoria per il primo allenamento dell’anno. In tanti torneranno abbronzati dalle vacanze in mete esotiche, mentre Stephan El Shaarawy e Diego Perotti rimanderanno l’appuntamento con la tintarella all’estate. L’argentino è tornato in patria, ma a parte qualche bagno in piscina si è dedicato soprattutto alla famiglia, mentre l’ex Milan, se si esclude un giro a Capodanno a Montecarlo, non si è spostato dalla sua Liguria. Troppo forte, dopo mesi complicati per entrambi, la voglia di non stancarsi troppo e di trovare rifugio negli amici e negli affetti di sempre, per chiudersi in qualche resort.
Soprattutto per Perotti che, come ad agosto, è costretto a fare i conti con le voci di mercato. Appena cinque presenze stagionali ed un gol, problemi a polpaccio, flessore e caviglia, il girone d’andata è stato da dimenticare. Eppure, nonostante un ingaggio da tre milioni, l’argentino continua ad essere accostato un giorno sì e l’altro pure a Torino, Villarreal e Milan. L’ultima pretendente, in ordine di tempo, è l’Atalanta che vorrebbe inserirlo nella trattativa per Gianluca Mancini. Per la Roma, Perotti non è incedibile, ma sembra difficile che Di Francesco dia l’ok per privarsene a gennaio, visto che è l’unico esterno in grado di saltare l’uomo con facilità.
«Ha caratteristiche uniche nella mia rosa», ha ripetuto spesso il tecnico, e la sensazione è che non fossero dichiarazioni di facciata. Anche perché la Roma, quarto attacco del campionato, ma anche decima difesa della serie A, ha bisogno dell’esperienza di un giocatore come lui, da tre anni a Trigoria, così come di El Shaarawy. Il Faraone è l’equilibratore per eccellenza della squadra – come ammesso la scorsa stagione sempre dal tecnico – e al netto di un contratto in scadenza nel 2020 che per forza di cose andrà ridiscusso (altrimenti sarà addio) è uno di quelli a cui, se può, il tecnico rinuncia raramente: cinque reti in campionato, quest’anno perla prima volta in carriera ha dovuto fareiconti con un infortunio muscolare che lo tiene fuori da fine novembre. Anche per questo ha scelto di fare vacanze in modalità famiglia, senza mai perdere un giorno d’allenamento.
La sua capacità di fornire copertura sulla fascia, oltre a quella di saper attaccare, nelle sfide che contano è determinante, senza considerare che, con Dzeko e Schick in grande difficoltà sotto rete, uno come lui che vede la porta può fornire una soluzione in più. Lo scorso anno, di questi tempi, El Shaarawy era nelle mire del Napoli, ma la Roma fece muro. Adesso, invece, come Perotti, non è più incedibile, ma eventualmente se ne parlerà in estate. Con la Coppa Italia che deve iniziare, la Champions che ha regalato un ottavo difficile ma non impossibile, e la rincorsa in campionato da completare, è sempre complicato immaginare che Monchi tolga a Di Francesco un giocatore tatticamente così prezioso. Quando c’è lui, Florenzi e Santon soffrono di meno, e per una squadra che subisce così tanti gol, questo non è un aspetto da poco.