Mercoledì Gianluigi Buffon ha dichiarato in un’intervista che la Roma ha le carte in regola per lottare per lo Scudetto. Oggi Diego Perotti si è detto d’accordo con il portiere bianconero…
“Buffon ha ragione. Abbiamo battuto il Napoli, il Milan, l’Inter e la Lazio”, ha dichiarato l’argentino a Sky Sport. “Chi batte squadre così che lottano per lo Scudetto lo merita. Abbiamo perso dei punti importanti e siamo a quattro punti di distacco, ma abbiamo uno scontro diretto contro di loro e dobbiamo fare di tutto per vincerlo. Le sue sono belle parole vuol dire che stiamo facendo bene”.
Battere Lazio e Milan prima di affrontare la Juventus cosa significa? “Significa continuare a stare vicino alla Juve e non allontanarsi. Vincere il derby è sempre bellissimo per squadra e tifosi. Battere il Milan era a pari punti con noi e vincere subito dopo il derby non era facile. Ora dobbiamo stare concentrati e fare di tutto per battere la Juve”.
Sul piano del gioco sta cambiando la Roma? Sembra più fisica e con più sostanza… “Purtroppo abbiamo avuto alcuni infortunati tra i titolari come Salah o Florenzi o Bruno Peres. Questo ci ha costretto a cambiare qualcosa ma il mister è stato bravo e noi in campo lo abbiamo seguito”.
Il tuo gol più spettacolare degli 9 segnati con la Roma qual è? “Il primo contro la Sampdoria al volo, perché era bello ma soprattutto perché essendo il primo era molto emozionante”.
L’assist più bello dei 12 realizzati? “Contro il Sassuolo nel mio esordio con la Roma, perché è servito a chiudere la prima partita che giocavo con questa maglia”.
Qual è il segreto dei tuoi rigori. La freddezza? Studi anche i portieri avversari? “Non c’è un segreto. Ho cominciato a calciarli così a Siviglia. Mi dà sicurezza, anche se so che può essere un modo un po’ rischioso, ma non c’è segreto, serve solo allenarsi”.
Quindi hai studiato anche Buffon? “No in realtà non studio i portieri sui rigori. Se mi troverò in quella situazione sarà difficile, perché è uno dei più forti al mondo”.
La forza della Juventus invece qual è? “È una squadra matura. Vincono partite in cui noi magari a volta abbiamo lasciato qualcosa. La differenza è stata lì finora. Poi se vinci a Cagliari e non vinci col Milan i punti sono gli stessi, per cui finora, va bene così”.
Più forte Higuain o Dzeko? “Sono due grandi attaccanti. Per me Edin perché è mio compagno e sta facendo una stagione grandissima. Sono due giocatori che quando prendono la palla in area e cercano la porta, ce l’hanno in testa. Tutti e due sanno giocare e fare assist. Sono due calciatori completi e tra i migliori al mondo”.
Dybala è argentino come te. Te lo aspettavi così maturo? “La volta che ho giocato contro lui al Palermo, si vedeva che aveva grande qualità, anche se doveva crescere. Nel cambio dal Palermo alla Juve non ha avuto difficoltà e ha continuato a segnare tanti gol. Ha un sinistro pazzesco, non lo conosco di persona, ma sembra umile e bravo. Se continua così diventerà uno dei più forti al mondo”.
Pjanic è andato alla Juve per vincere. Ma si può anche a Roma o è impossibile qui? “Non ha ancora vinto finora. Anche noi possiamo farlo, siamo vicini a loro. Io penso che abbiamo una squadra forte che può vincere qualcosa tra campionato, Europa League e Coppa Italia”.
A proposito di Argentina. Hai avuto Maradona come CT e hai esordito entrando al posto di Messi. Te lo ricordi quel momento e ci speri di tornare in nazionale? “Sì, quel momento lo ricorderò per tutta la vita. Essere chiamato da Maradona a 21 anni e esordire in nazionale entrando al posto di Messi è una grande emozione. So che è difficile, perché ci sono tanti grandi giocatori argentini, ma io sto giocando con continuità in una grande squadra e onestamente me lo aspetto”.