Ora non deve più nascondersi. Da ieri Gianluca Petrachi e ufficialmente il direttore sportivo della Roma. Ha firmato un contrato triennale e ha parlato per la prima volta da dirigente giallorosso: «Per me è un’avventura ambiziosa e incredibilmente stimolante» ha detto, consapevole di giocarsi la più grande chance della carriera dopo la gavetta tra Ancona e Pisa e un decennio al Torino. Cairo lo ha lasciato andare dopo un lungo tira e molla, ottenendo dalla Roma i due giovani Freddi Greco e Bucri: anche loro hanno firmato i rispettivi contratti con i granati.
Tutto risolto, insomma, Petrachi non è più quella sorta di fantasma che già da un paio di mesi lavorava per la Roma con tanto di missioni all’estero e incontri di mercato per conto di Pallotta. Nelle ultime settimane ha vissuto in un albergo nella Capitale, fino a ieri non si è mai fatto vedere né a Trigoria né agli uffici dell’Eur per ovvi motivi di opportunità, da oggi potrà prendere possesso della stanza che fu di Sabatini e poi di Monchi. Considerando i due «interregni» di Massara sarà il quarto direttore sportivo dell’era americana, con gli stessi compiti dei predecessori: far girare l’economia della Roma sul calciomercato con acquisti e cessioni continue, cercando al tempo stesso di alzare la competitività della squadra. A giudicare dalle trattative in corso con Napoli, Inter e Juventus, l’inizio sarà col botto. E farà molto discutere.
FONTE: Il Tempo – A. Austini