Le prime riunioni già oggi, il Gos di mercoledì, il tavolo tecnico in Questura di venerdì, l’apertura dei cancelli alle 15.30, il massimo riserbo su eventuali coreografie: inizia stamattina la settimana che porterà al primo derby della stagione, più breve rispetto al solito perché la partita è in programma sabato alle ore 18. Col buio, quindi l’allerta sarà ancora più alta anche se, almeno a ieri, le forze dell’ordine non avevano segnali di particolari criticità. Sarà la prima partita dopo il decennale della morte di Gabriele Sandri, che dovrebbe essere ricordato da entrambe le curve, non sarà in vece la prima stracittadina che si giocherà senza barriere. Era già accaduto in primavera e tutto filò liscio, anche perché i tifosi di Roma e Lazio, ormai da tempo, hanno percorsi dedicati dove incontrarsi e scontrarsi è molto difficile, se non impossibile, almeno nei pressi dello stadio. L’attenzione, comunque, sarà alta, un migliaio gli agenti impiegati, circa 700 gli steward, ci saranno controlli minuziosi e capillari (per questo, a chi può, è richiesto di arrivare all’Olimpico in anticipo) e un’attenzione particolare, con cui ormai da anni si è costretti a fare i conti, è quella riservata all’allerta terrorismo. Le bonifiche dell’area ci saranno sia venerdì sia sabato, anche perché Roma avrà gli occhi del mondo addosso, considerando che un derby così pieno e sentito non si viveva da un bel po’ di anni.
TOP SECRET – A tal proposito, nessuna indiscrezione su eventuali coreografie: sia la curva Sud sia la Nord non si lasciano sfuggire nulla, come da tradizione. Tradizione interrotta, invece, per quanto riguarda Francesco Totti: dopo 23 anni, per la prima volta vedrà il derby dalla tribuna e non dal campo. E chissà se manterrà gli stessi riti che aveva da giocatore. Anche questi, come ovvio, avvolti nel riserbo più totale.