La gente ti sta dimostrando molto affetto…
“Si, ho notato che la gente mi sta trasmettendo un affetto diverso, buono. Credo che sarà importante per questa stagione. Ci dà qualcosa in più, quando si torna così è difficile. La gente che ti spinge è importante e ti dà più forza per raggiungere l’obiettivo che hai”.
Voi esterni vi trovate bene con Di Francesco? “Si, è un modulo che utilizza molto gli esterni. Sarà importante anche per noi, per fare la differenza. Stiamo ancora crescendo e abituandoci al suo lavoro. Credo che sarà importante”.
E’ dura fare l’esterno con la difesa a quattro? “Credo di si, a quattro puoi spingere, ma non tanto come a cinque, dove sei quasi una punta esterna ed hai sempre tre dietro di te. Ci sono delle cose alle quali devi abituarti, non è difficile, devi essere concentrato per fare quello lì. La diagonale? Voglio sapere chi l’ha inventata (ride ndr)”.
Perché avete questo problema con la diagonale? “In Brasile non si fa la diagonale, devi solo andare avanti (ride ndr). E’ una cosa che sto imparando, è importantissima, perché se hai già qualità e fantasia ed impari anche a difendere diventi uno dei terzini più forti del mondo”.
Voi avete un rapporto con il calcio particolare… “Noi siamo abituati a giocare, a scherzare. Mantenere la concentrazione così alta per noi è un po’ complicato, facciamo fatica, ma ti devi abituare piano piano. Non puoi arrivare con 100 subito, per noi è un po’ difficile, ma piano piano ci arriveremo a fare questa bella diagonale (ride ndr)”.
Che effetto fa giocare nella stessa squadra e ruolo di Cafù? “Senza dubbio è un idolo, una persona fantastica. Mette pressione perché ha vinto tutto, è stato un campione. Possiamo imparare tante cose, lui è stato un grande, lo chiamavano il ‘pendolino’. C’è stato anche Maicon, anche lui è fortissimo, devo fare un mix ed imparare da loro”.
Cross e fai segnare oppure vai a fare gol tu?“Io preferisco andare sul fondo e fare assist. Fare il gol è importante, ma da terzino fare gol sempre è difficile, non ce l’ho sempre in testa. Devi essere decisivo e andare sul fondo per dare la palla ai compagni”.
Quel gol con la Juventus ti ha creato qualche problema? “Credo che tutti aspettano quella galoppata lì, non si può fare sempre. Dopo che fai un gol così tutti ti aspettano, non ti fanno partire, te ne mettono 2,3 là davanti e ti danno la botta quando parti. Ci devo provare sempre, la velocità ce l’ho. Dopo quel gol lì è diventata più difficile, tutti lo aspettano e non lo riesci a fare”.
Quanto è diverso giocare nel Torino o nella Roma?“Ho sofferto un po’ lo scorso anno, a Torino non c’era la stessa pressione di qui. Mi dicevano: “Roma è una piazza difficile, ma è bello giocarci”. Mi piace, ti fa fare un salto di qualità. Lo scorso anno non è stato come volevo io. In questo giorno in Brasile ho riflettuto, ho parlato con mamma e papà, e credo che questo sarà un anno totalmente diverso”.
Il tuo obiettivo? “Io voglio vincere qualcosa con la Roma. Voglio tornare ad essere quel Bruno di cui tutti erano innamorati. Sono nella strada giusta, senza parlare, ascoltando quello che mi dicono. Per crescere e per far sì che sia un anno totalmente diverso per me e per tutta la squadra”.
Ti sorprenderebbe essere utilizzato in avanti? “Io l’ho fatto un po’ di volte, ho un passo più lungo. Voglio essere importante, voglio fare tante cose, sono più maturo. Credo di fare un grande lavoro quest’anno”.