Soddisfazioni anche a livello personale? “E’ vero, confermare vittoria dopo vittoria non è neanche semplice ed è anche innaturale nella nostra categoria. Le conferme sono migliori delle esperienze singole, dopo lo Scudetto, la Supercoppa anche la Coppa Italia: si è chiuso un cerchio”.
Essere bravi crea difficoltà? “Sì, ma sappiamo benissimo che con un certo numero di ragazzi chiamati dalle nazionali, ed è un vanto per loro e per la Roma, vai in difficoltà. Campionato, Supercoppa, Youth League, campionato europeo: gli eventi sono molti e sono ragazzi giovani e forti e ci sta paghino qualcosa. Confermarsi non è mai semplice. L’Entella è una seconda squadra praticamente, ne avevano 4 in doppia cifra in Serie B e questa cosa si è vista nei primi minuti. Io dico che già prima avevamo ripreso il campo, loro sono partiti non a mille, di più e questo lo hanno pagato poi”.
Sabato sfida importante: un finale di stagione da gestire “Siamo pronti: le vittorie ti caricano e i ragazzi non li vedevo da tre giorni e li ho visti motivati. Sabato dobbiamo vincere per alimentare le poche possibilità che abbiamo di arrivare alle finali direttamente poi se dovessimo arrivare ai playoff va bene uguale”.
Daniele le vive malissimo le tue partite? “Non le vede (ride, ndr). E’ normale e vorrebbe che le vincessi tutti. E’ venuto col Monaco e purtroppo l’abbiamo persa”-
I ragazzi assorbono mai atmosfere della prima squadra? “Ci sono gruppi, come quello di quest’anno, che sono al 90% tifosi della Roma. Vivono il derby in maniera diretta, essendo tifosi vivono totalmente la Primavera e la prima squadra”.
I tifosi presenti “Sono momenti importanti, li vivono anche i ragazzi. Non ho mai conosciuto persone entrare in campo per non vincere”.