Quasi amichevole. E’ Roma-Juventus e qualcosa vale, anche se si gioca in piena estate dall’altra parte del mondo. Per Eusebio Di Francesco, che fin qui negli Stati Uniti ha ottenuto buone risposte dalla squadra, è una piccola prova di maturità aspettando che il mercato stabilisca definitivamente le gerarchie del campionato. «In questo momento è complicato valutare le squadre – spiega in conferenza stampa nell’albergo che ospita la Roma a Harvard – perché come ha anche detto Allegri la finestra trasferimenti finisce purtroppo il 31 agosto. Però credo che la Juventus rimanga la squadra da battere. Noi abbiamo cambiato tanto e di sicuro proveremo a dare fastidio alla Juve. Ma lo stesso faranno il Napoli, che è rimasta la stessa squadra, e le due milanesi che si stanno rinforzando».
PERSONALITA’ – Alla vigilia del primo incrocio con la Juve da allenatore della Roma, Di Francesco chiede pochi concetti: «Voglio una squadra compatta, che non abbassi mai la guardia. Con il Tottenham è successo nel finale e abbiamo preso due gol, pensando che la partita fosse ormai vinta. Non mi aspetto che si smetta di sbagliare ma che si sbagli meno rispetto al passato». Ammette di essere un po’ emozionato: «Preparare partite così è sempre emozionante. Finora sono soddisfatto. Il ritiro è stato proficuo anche se lontano da Roma: potevano esserci dei rischi in questa tournée invece è andato tutto bene». E’ andato tutto bene anche con lo staff di preparatori della società, Norman e Lippie, che hanno seguito le direttive sue e del professionista venuto da Sassuolo, Nicandro Vizoco. «La collaborazione è stata buona – aggiunge – siamo riusciti a costruire un bel metodo di lavoro, in base alle mie esigenze e, un po’ meno, delle loro…».
CAPITANI – Gli chiedono di De Rossi capitano: «Mi aspetto che nella nuova veste sia un esempio per tutti e sotto tutti i punti di vista. Che giochi o che non giochi, in campo e fuori». E sul ruolo di Florenzi nella nuova Roma, lascia sospeso il giudizio: «In questi giorni l’ho utilizzato da terzino perché mi serviva insegnargli qualche movimento difensivo. Ma quando starà bene lo vorrei provare un pochino più avanti. Lo valuterò anche sentendo il suo pensiero: il ragazzo dev’essere contento». Non esclude nulla, Di Francesco. Persino di rilanciare Castan, oltre a Gerson: «Dietro siamo già abbastanza competitivi. Infatti come ha detto Monchi la nostra priorità sul mercato è l’attaccante esterno. Gerson invece è con noi, si sta impegnando e in questo momento fa parte del progetto. Entro fine agosto capiremo meglio, come per Nura che finalmente ha potuto fare un bel lavoro fisico. Gioca titolare? Non è sicuro…». La brutta notizia riguarda Stephan El Shaarawy che quasi sicuramente non sarà pronto per l’inizio della stagione: «Ha questo problema alla schiena… Mi auguro di riaverlo dopo la piccola tournée spagnola». Quindi dopo Ferragosto, a pochi giorni dalla prima di campionato.