Opere per la città per oltre 120 milioni e cubature del Business Park ridotte di oltre il 50%. E’ quanto prevede la delibera che ridefinisce il pubblico interesse dello stadio di Tor di Valle alla luce dell’adeguamento del progetto da parte dei proponenti dell’A.S. Roma ed Eurnova, approvata ieri dalla giunta capitolina. Il testo, che dovrebbe approdare in Aula la prossima settimana, stabilisce dunque cubature ridotte della metà attraverso l’eliminazione delle tre torri, edifici a basso impatto ambientale realizzati con alti standard energetici, superamento del rischio idrogeologico, spiega il Campidoglio. Ma anche il miglioramento della mobilità e del traffico viabilistico di ingresso-uscita dal centro città con la garanzia che il mancato rispetto anche di una sola delle condizioni necessarie comporterà la decadenza del confermato pubblico interesse.
L’amministrazione capitolina inoltre, aggiungono da Palazzo Senatorio, adotterà ogni opportuna iniziativa per sviluppare un’azione di vigilanza, verifica e controllo sull’intervento. Con la nuova proposta si garantiscono: la diminuzione dell’edificazione privata a destinazione direzionale e commerciale; elevati standard di qualità a tutela dell’ambiente anche favorendo la navigabilità del Tevere; l’unificazione della Via del Mare e della Via Ostiense; ponti ciclopedonali di collegamento con l’area dello stadio; potenziamento della Roma-Lido; messa in sicurezza del Fosso di Vallerano; Parco Fluviale nell’area che circonda lo stadio; video-sorveglianza su tutta l’area.