Tecnicamente ci vorrà ancora qualche giorno di tempo, ma il «regalo di Natale» che Pallotta tanto aspetta arriverà già oggi. La Regione infatti, durante la Conferenza dei Servizi, darà praticamente tutti gli o.k. necessari al nuovo progetto dello stadio della Roma prima di chiudere i lavori all’inizio della prossima settimana, e i proponenti, in Italia come negli «States», non si aspettano sorprese, se non qualche prescrizione di livello secondario. L’obiettivo è iniziare i lavori nella primavera 2018 per poi inaugurare il nuovo impianto nel 2020 o nel 2021. L’ottimismo c’è e Pallotta non ha avuto problemi ad ammetterlo a «Sports Illustrated»: «Ci sono molte cose in ballo a Boston. Qualche giorno fa ho passato metà giornata nello studio d’architettura del nostro complesso. Penso che venerdì (oggi, ndr) avremo l’annuncio della Regione e molte cose cambieranno quando si saprà che avremo uno stadio».
PARERI – Certamente, oggi la Città metropolitana depositerà il parere unico sul progetto esaminato dalle cinque aree tecniche interessate: mobilità, viabilità e infrastrutture viarie, pianificazione territoriale, ambiente, commercio/sviluppo locale, oltre alla Segreteria Tecnico Operativa della Conferenza dei Sindaci, e tutte hanno formulato pareri con prescrizioni e condizioni che gli stessi Dipartimenti e Servizi ritengono tecnicamente superabili, il che ha consentito l’espressione di un parere unico di assenso. Dissenso, invece, è quello che hanno espresso i Verdi di Roma: «Si sta consegnando la città ad un disastro infrastrutturale senza precedenti. A Tor di Valle non solo si vuole spargere una colata di cemento, ma senza infrastrutture si comprometterà la viabilità del quadrante».