Gli ha parlato a lungo nel pomeriggio. Perché prima di decidere voleva essere sicuro di come si sentisse. Gli ultimi dubbi glieli ha tolti la rifinitura, in cui l’ha provato stabilmente tra gli undici titolati. La decisione la prenderà solo stamane, ma Di Francesco si è convinto che Roma-Spal sia l’occasione giusta per il debutto dal primo minuto di Patrick Schick. Quarantadue milioni spesi per averlo, con viaggi carbonari nelle mete di vacanza dei dirigenti della Samp: perché a Trigoria erano sicuri di comprare un talento indiscutibile. Ma l’ansia di vederlo è rimasta insoddisfatta: un infortunio dopo i primi 15′ giocati, una fibrosi alla coscia quando pareva pronto, i timori (ma non nel club) visto che la Juve l’aveva scartato per un’aritmia.
Ora tocca a lui. Un’ora, forse settanta minuti (poi toccherà al turco Ünder): non da centravanti ma da spalla. « Se gioca, lo farà in coppia con Dzeko» , la benedizione di Di Francesco. «Ma non cambio modulo per lui». E infatti spazio al 4-3-3. Di fronte alla punta del futuro la Roma ( che ieri s’è accordata con Manolas per il rinnovo fino al 2021) troverà il centravanti del passato: quel Marco Borriello che da quando ha lasciato i giallorossi ha segnato loro con ogni maglia indossata: Genoa e Carpi, Atalanta e Cagliari. Senza però batterli mai.