Tra un «Te lo dico io, è tutto fatto» e «Non verrà mai, figurati se accettano le sue condizioni», in città è da qualche giorno scattata la psicosi Conte. Così — mentre si sfiora la quota record stagionale di cinquanta infortuni muscolari con il ko di Kluivert (lesione di primo grado all’adduttore destro) — i tifosi della Roma non parlano d’altro, trasformando in un tormento(ne) il possibile arrivo sulla panchina giallorossa dell’ex tecnico del Chelsea, tentato da quanto gli è stato proposto a Trigoria, e in piena fase di riflessione.
Fase che dovrebbe terminare dopo la partita tra Roma e Juventus, del 12 maggio, quando le parti si riaggiorneranno per stringersi definitivamente la mano su un contratto da 8 milioni netti (circa) a stagione (per tre anni), oppure per dirsi addio. Senza rancore, in quel caso, ma con tantissima amarezza da parte di una piazza che vive di sogni e di speranze, capace di trasformare nel proprio immaginario collettivo la possibilità di Conte come unica ancora di salvezza, da lanciare in un mare al momento strapieno d’incertezze. La città giallorossa è già tutta “contecentrica”, anche se il mister salentino ha varie perplessità sulla sua decisione finale, marcato comunque stretto da Totti e De Rossi, con i quali ha ottimi rapporti.
E, in questa corsa contro il tempo, c’è da dirimere la questione Petrachi, indicato come prossimo direttore sportivo della Roma, ma ancora legato al Torino, club dal quale non sarà semplice liberarsi, visto che ha ancora un anno di contratto e il presidente dei granata, Cairo, si è messo di traverso. «Non mi ha mai parlato dell’ipotesi Roma — le parole di Cairo — ipotesi che mi stupirebbe molto perché è legato a noi». Conte o non Conte, la certezza è che la prossima stagione si dovrà lavorare molto sulla prevenzione degli infortuni muscolari.
Cadono come le mosche, dentro Trigoria, ultimo Kluivert, bloccato ieri da una lesione all’adduttore. Ranieri dovrà fare a meno dell’olandese contro il Genoa, rinunciando a uno dei giocatori che era stato tra i migliori in campo nell’ultima gara con il Cagliari. Il tecnico di Testaccio si isola dal contesto e corre per il quarto posto, sperando di meritare una conferma anche per la prossima stagione, se Conte dovesse saltare.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza