Quella sera mi hai detto: “Alle 7 di domattina fermata Battistini…”. Ti ho atteso per due ore… ti eri svegliato tardi. Va bene ci può stare. Partiamo per il ritiro della Roma in quel Riscone di Brunico… L’autostrada e i tuoi 3 cellulari che maneggiavi con disinvoltura fra curve e gallerie. C’era un nostro amico/collega che si era portato casa, ops, il PC, il portatile. Il fisso… lo ricordi? Le battute che gli hai fatto, ma non solo in macchina. Ormai era diventato il tuo simpatico “bersaglio”.
Eh si… la tua forza era di ridere sempre, di scherzare sempre. La battuta ce l’avevi nel sangue e non ci si annoiava mai. Per due volte mi hai aiutato, ma come a me hai aiutato tante persone. Perchè questo eri te… I tuoi 3 cellulari e il tuo scooter, quel maledetto scooter che non lasciavi mai. Sempre in sella a quell’assassino che ti ha portato via. L’ultimo tuo ritiro è stato a Pinzolo, due anni fa. Credo che tutti facevano a gara, amici, colleghi, ad averti nelle ore finali della giornata a cena. Mi ricordo una partita, di quelle classiche in ritiro, fra giornalisti e staff della Roma.
Giocasti in porta, anzi avete giocato in porta, tu e i tuoi 3 cellulari… l’azione avanzava verso di te e si vedeva la stazza di Ema che posava, prima del tiro, il telefono. Non l’hai parata… ti dissi: “La prossima volta chiedo a tutti di non chiamare a te, ma i tuoi cellulari”. Quanto parlavi, ma giuro che era un tono non invasivo, non esuberante; era il tono che era quello dell’allegria. Ogni cosa che dicevi e che facevi c’era di mezzo la simpatia, il sorriso. Non ti ho mai visto preoccupato.. triste… pensieroso… incazzato! Sempre su quel maledetto scooter! Ora vai lassù ma senza scooter, impossibile portartelo! RESTA QUI! Buon viaggio Ema… QUESTA SERA CI HAI FATTO UN BELLO SCHERZO!!! Uno dei tuoi… ora svegliati. Domani alle 7 fermata Battistini 🙁