Chi lo conosce bene dice che a James Pallotta gli striscioni contro lo stadio, o i tweet che ne sono seguiti, abbiano fatto poco effetto. Ha intenzione di andare avanti, senza fermarsi, sul progetto Tor di Valle e questa sua intenzione, per la Roma, è probabilmente l’unica vera garanzia di poter competere ad altissimi livelli. (…).
Il fatturato del club crescerebbe a dismisura, così come il valore del club stesso, che avrebbe, parola di Pallotta «il più grande impianto dell’Europa meridionale». Ne beneficerebbe la città, con oltre 3mila posti di lavoro e strade ed infrastrutture nuove, e ne beneficerebbe la società. (…).
Ecco perché spera che tutti i tifosi se ne rendano conto, anche quelli che da una settimana hanno detto chiaramente, con tanto di cori e striscioni: «No al nuovo stadio». (…). Se i tifosi proprio non vogliono credere a Pallotta, magari potranno fidarsi delle parole di Ranieri («è vitale per la Roma avere l’impianto di proprietà») o dello stesso De Rossi: «Spero che la Roma, magari con lo stadio, diventi forte tanto quanto le altre squadre». (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport