La Roma si ferma dopo quattro vittorie consecutive e rimedia il primo pareggio in campionato all’Olimpico. L’Atalanta porta via un punto prezioso che può valere l’Europa senza Gomez, Spinazzola e Berisha, che ha dato forfait ieri mattina. La Roma ha fatto un passo indietro sul piano del gioco e soprattutto ha regalato un tempo agli avversari e la rimonta è rimasta incompleta nella ripresa, quando i ritmi sono cresciuti. La corsa al secondo posto, mentre la Juve ha allungato a più otto, sarà incerta fino all’ultima giornata, con il Napoli che è risalito a -2 ai giallorossi. Mancano sei partite, che saranno sei finali. Alla Roma non è bastato il gol di Dzeko (l’unico acuto di una partita anonima) per conquistare i tre punti. E non basta neppure recriminare per altri due legni colpiti (sono diciassette in campionato, i giallorossi sono primi in questa speciale classifica), perché Gasperini, che a fine partita si è chiamato fuori dalla corsa al trono che Spalletti lascerà vacante, ha meritato il pareggio.
MARCATURE ASFISSIANTI – Per la Roma la partita pre pasquale era cominciata in salita. L’Atalanta come all’andata ha chiuso gli spazi, dove Gasperini ha soffocato tutte le fonti di gioco giallorosse. Marcature quasi a uomo, con Kessie su Nainggolan (bello il duello tra futuro e presente, vinto dall’ivoriano), Freuler su Strootman, mentre Kurtic è andato a fare pressing su De Rossi, quando ha impostato l’azione. Dietro per l’Atalanta con i tre centrali bloccati non c’è mai stato il rischio di esporsi al contropiede. La Roma ha cominciato a ritmi bassi, con Nainggolan a centrocampo nel 4-3-3 e Dzeko affiancato da Salah e Perotti. Il primo tempo è stato tutto degli ospiti, che con raddoppi di marcature e ripartenze hanno costretto la Roma a restare bassa, per non perdere il controllo del centrocampo. E’ stata subito la squadra di Gasperini a rendersi pericolosa, con un tiro di Hateboer deviato casualmente da Rüdiger. Anche sulle fasce i bergamaschi non hanno mai corso pericoli. Il tedesco è rimasto troppo bloccato, dall’altra parte Mario Rui ha faticato nella fase difensiva. Così è sembrata una conseguenza naturale il vantaggio dell’Atalanta, giunto al 22′ al termine di una bella azione. Per Conti è stato un gioco da ragazzi liberarsi di Rüdiger, Kurtic al volo ha anticipato Mario Rui, con i due centrali fuori posizione. La Roma ha incassato il colpo, ma lì per lì non è riuscita a reagire. L’unico tiro del primo tempo è stato di De Rossi, una debole conclusione di testa su calcio d’angolo.
CORREZIONE – Nella ripresa Spalletti si è reso conto che era necessario correre ai ripari. Con l’ingresso in campo di Bruno Peres al posto di Manolas ha ridisegnato la squadra, mantenendo la difesa a quattro, ma con due esterni più di spinta. Il gol di Dzeko è arrivato subito, al termine dell’azione costruita da Perotti e Salah. Il bosniaco è sempre capocannoniere con Belotti, con 25 gol, uno in meno del suo record personale. Gasperini non ha fatto in tempo a rispondere in chiave tattica a Spalletti, ma l’ingresso di D’Alessandro è servito ad arginare Bruno Peres. La Roma è sembrata aver preso il sopravvento ed è andata vicina al raddoppio, prima con De Rossi (palo), poi con Nainggolan (traversa), con l’Atalanta che ha perso la lucidità del primo tempo. Con gli inserimenti di D’Alessandro prima e Cabezas poi Gasperini è passato al 4-2-3-1, ha avanzato Kessie, che ha sfinito Nainggolan risultando il migliore in campo e lasciando un’ottima impressione ai suoi futuri tifosi. Dopo i primi venti minuti della ripresa giocati a ritmi alti la Roma non è riuscita a insistere fino alla fine, anche perché a centrocampo Nainggolan e Strootman sono rimasti imbrigliati dal pressing dell’Atalanta e non sono serviti a nulla l’assalto finale e i sette minuti (compreso recupero) concessi a Totti.