Ancora una volta toccherà a Monchi fare chiarezza. Accadrà in tarda mattinata a Boston, più o meno quando in Italia saranno 19.30, durante la conferenza stampa di presentazione di Moreno. C’è attesa per le parole del ds che, archiviata con soddisfazione l’ufficialità del rinnovo di Nainggolan sino al 2021, proverà a far chiarezza su Mahrez. Ma non solo: perché il tema del centrale difensivo continua a tenere banco.
SORPRESA FOXES – Andiamo con ordine. Ieri il Leicester ha pubblicato la nuova foto copertina su Facebook. E dopo l’ultimo aggiornamento, i gestori del profilo del club hanno escluso Mahrez. Scelta abbastanza singolare visto che si tratta, insieme a Vardy, dell’uomo più rappresentativo. In molti l’hanno interpretato come un segnale. In realtà la trattativa vive un momento di stallo. La Roma, forte del sì del calciatore, è pronta ad alzare l’offerta di una decina di milioni rispetto ai 23 offerti due settimane fa, consapevole che questa diventerà poi la base sulla quale trattare. Il Leicester ne chiede 40. Il ds non perde comunque di vista le situazioni di Berardi, Ziyech (soprattutto se l’Ajax non dovesse qualificarsi per la Champions e ultimasse l’acquisto di Richarlison dal Fluminense) e Suso, le tre alternative. Non ora però. La priorità rimane Mahrez. Almeno sino al 10 agosto.
INSIEME PER ALTRI 4 ANNI – Finalmente è ufficiale: Nainggolan si lega alla Roma sino al 2021 con relativo adeguamento contrattuale che lo porterà a sfiorare i 5 milioni, bonus compresi. È la vittoria del belga, che ha sempre messo la squadra giallorossa davanti a tutto. Anche ai 7,5 milioni che gli sono stati offerti da Mourinho un mese fa o ai 6 che gli erano stati proposti da Conte la scorsa estate: «Ho dimostrato quello che ho sempre voluto, sono contento di continuare insieme. Spero di ritrovare uno stadio come nell’ultima partita, abbiamo bisogno di una spinta e si può fare meglio con una bella bolgia. Una volta che torneremo così diventerà difficile per tante squadre portarci via punti». Ma è un successo anche per Pallotta che ha lanciato il segnale che in molti attendevano: «Si è dimostrato uno dei migliori centrocampisti del mondo, non c’è mai stata la possibilità che andasse altrove». Svanisce invece il sogno di mezza estate di Spalletti («Aspettiamo che per Nainggolan i tempi siano maturi») e Sabatini («Ho notato un disagio tra Radja e la Roma e gli ho detto che l’Inter si mette a disposizione») che ora dovranno ripiegare altrove.
SOGNO GIMENEZ – Rimane invece in bilico la questione-Manolas, in scadenza nel 2019. L’infortunio alla spalla lo terrà fuori 10 giorni. Al momento – al netto di Castan e Gyomber, prossimi alla cessione – Di Francesco può contare su Moreno, Fazio e Juan Jesus. Situazione che durante una stagione, tra squalifiche e infortuni, potrebbe ripresentarsi. Tre difensori che al momento del loro acquisto, rappresentavano dei cambi per i titolari. Moreno è stato presentato off record come il sostituto numerico di Vermaelen; Juan Jesus non è mai stato considerato nell’undici di partenza e Fazio, bravissimo lo scorso anno a scalare le gerarchie nella difesa a tre e mezzo di Spalletti, ha poi palesato evidenti difficoltà quando nelle ultime 5 gare del torneo il reparto è tornato a quattro (subendo 10 dei 38 gol totali). Senza girarci intorno, Manolas – già ceduto allo Zenit prima del suo dietrofront – è una questione che va risolta. Ieri Raiola, durante l’affaire-Matuidi, ne ha parlato con la Juventus. La Roma, eventualmente, preferirebbe cederlo all’estero. Dove Monchi guarda per il sostituto. Gimenez dell’Atletico Madrid, è il sogno. Rodrigo Caio, brasiliano con passaporto italiano del San Paolo, il più accessibile (ha una clausola rescissoria di 18 milioni). C’è però da convincere il ragazzo che nella stagione che porterà ai mondiali vuole giocare. E proprio per questo motivo ha detto no allo Zenit.