La notizia ha fatto subito il giro del mondo. Inevitabile, sia per la gravità del gesto, sia per la location: con il Colosseo sullo sfondo, monumento-simbolo di Roma e dell’Italia intera. «È terribile – ha detto Raggi -, una cosa gravissima e inaccettabile. Sicuramente non è questo lo spirito dello sport e della città. Noi confidiamo che la magistratura possa quanto prima fare luce su questo episodio vergognoso. Chiaramente da parte nostra solidarietà a tutte le persone minacciate».
Anche il Ministro con delega allo sport Luca Lotti ha voluto dire la sua da Alghero, dove si trovava per la partenza del Giro d’Italia: «Questo non è sport. Lo sport e il calcio sono sempre un gioco e a questo dobbiamo fare riferimento. Questi gesti vanno condannati, non è così che si può vivere di calcio e di sport».
L’allenatore del Toro Sinisa Mihajlovic è stato tra i più sensibili, anche in virtù del suo legame con la città di Roma e del suo passato di giocatore di entrambe le squadre romane: «Il calcio è fatto di passione – ha detto Mihajlovic – ma queste cose non dovrebbero succedere. Hanno fatto quello che volevano davanti al monumento più importante della città. E’ strano che nessuno sia intervenuto e in parte fa paura».