Notte per lo stadio. Sembrerebbe il titolo di un film, ma è quanto hanno fatto ieri Virginia Raggi, i suoi consiglieri e i rappresentanti dei municipi interessati all’impianto di Tor di Valle, dove la Roma vorrebbe collocare la sua nuova casa. Nonostante le due inchieste portate avanti dalla Procura non tocchino mai direttamente la liceità dell’iter per il nuovo impianto, i nodi politici sono tanti, e i «malpancisti» all’interno del Movimento 5 Stelle non mancano.
La sindaca però vuole tirare dritto. «Se sarà tutto ok il progetto dello stadio non si fermerà e andrà avanti – dice a Radio Cusano Campus –. Quelle che ho chiesto sono state soltanto indagini supplementari, verifiche ulteriori, perché in queste situazioni dobbiamo avere tutte le conferme del caso per prendere la decisione più giusta per i cittadini».
In ogni caso slitta a luglio il processo per l’ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, accusato di corruzione e traffico di influenze nell’ambito dell’inchiesta «Rinascimento». Il tribunale ha affidato ieri una perizia su decine di intercettazioni da trascrivere. Il perito ha chiesto almeno 60 giorni di tempo. (…)