Dall’inchiesta sullo stadio alla crisi della giunta, dal nuovo rogo al Tmb Rocca Cencia fino alle scale mobili della metro A che si rompono, lasciando il Centro isolato. Virginia Raggi a tutto campo, intervistata ieri sera a “Non è l’Arena”, il programma di Massimo Giletti. La sindaca,come ha già fatto in questi giorni, passa al contrattacco e si toglie anche qualche sassolino contro ex collaboratori oggi avversari. Come Paolo Berdini, già assessore all’Urbanistica, “stadista” della prima ora, poi oppositore del progetto Tor di Valle, infine uscito dall’esecutivo per delle dichiarazioni fuori le righe sulla sindaca: «È andato viaper lo stadio? No, è andato via perché disse che avevo l’amante…», ricorda oggi la sindaca. Berdini, infatti, parlando con un giornalista, ipotizzò una liaison tra la prima cittadina e Romeo, all’epoca capo segreteria.
E se precisa «Io e Salvini andiamo molto d’accordo», in riferimento al ministro leghista dell’Interno, sull’arresto di Marcello De Vito, Raggi puntualizza: «Chiaramente sono furiosa, non ce l’aspettavamo. Ma abbiamo reagito immediatamente, con l’espulsione. Stanno accomunando M5S agli altri partiti, ma noi abbiamo avuto un arrestato e due ore dopo è stato espulso. Noi continuiamo a credere nel valore dell’onestà e legalità e appena capita un evento prendiamo le distanze».
E le dimissioni “congelate” di Frongia: «La giunta non cade a pezzi, lavoriamo pancia a terra». Sul progetto stadio, la conferma dei dubbi espressi al Messaggero nell’intervista: «Io ho fatto una due diligence e alla luce di quanto accaduto ne sto facendo fare un’altra. È evidente che io non posso sottoporre l’amministrazione capitolina a un danno erariale perché poi paghiamo tutti». Poi ci sono le ultime emergenza. Quella dei rifiuti, di ieri sera: «Se questo non è un incidente ma un attacco, devono sapere che non ci fermiamo». E le scale della metro A: «Revochiamo il contratto con la ditta».