Dalla “Decima” del Real Madrid al miracolo Leicester: i due globetrotter della panchina si ritrovano di fronte in Italia, proprio a Roma, città a cui sono entrambi – per motivi diversi – legatissimi. Claudio Ranieri nella Capitale è nato e cresciuto, ci ha mosso i suoi primi passi da calciatore; Carlo Ancelotti all’ombra del Colosseo è diventato un campione, raccogliendo i primi successi di una carriera ricca di allori. Hanno allenato entrambi in giro per l’Europa: Inghilterra, Spagna e Francia le nazioni che li hanno accolti.
A Valencia il tecnico testaccino ha vinto una Coppa del Re e una Supercoppa Uefa, qualche anno dopo a Madrid l’allenatore di Reggiolo ha portato la tanto agognata decima Coppa dei Campioni. A Londra, sponda Chelsea, Carletto ha fatto il double campionato-FA Cup; a Leicester Claudio ha compiuto quella che senza timore d’essere smentiti possiamo ritenere la più grande impresa del calcio moderno, vincendo la Premier.
La Roma come filo conduttore: Ranieri l’ha appena assaggiata da calciatore ( 6 presenze in A in giallorosso), Ancelotti l’ha vissuta nel periodo di maggior splendore. Il primo la sta guidando per la seconda volta nella sua carriera, il secondo – al netto delle frequenti dichiarazioni – non l’ha invece mai allenata. Hanno allenato praticamente in tutti i principali campionati europei (a Claudio manca la Bundesliga, dove Ancelotti è stato): ora si ritrovano in Italia, nello Stadio Olimpico che li ha visti trasformarsi da ragazzi a uomini. Nel loro girovagare, i due si sono sfidati soltanto in Italia, e il bilancio pende a favore del nostro tecnico, che ha collezionato tre vittorie e altrettanti pareggi. (…)
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