(…). La Roma delle mille incertezze – un allenatore e un direttore sportivo a termine, il progetto stadio sempre impantanato, una lista di infortunati che cresce anziché assottigliarsi, il quarto posto che si allontana inesorabilmente – ha un punto fermo: la tournée estiva negli Stati Uniti, che è stata annunciata con grande euforia. I giallorossi parteciperanno per la quinta volta all’ICC (International Champions Cup), a metà luglio, con tre amichevoli in 10-12 giorni al massimo.
Prima ci sarà il raduno a Trigoria. In sintesi è lo stesso tipo di preparazione dell’estate scorsa e, verrebbe da dire, l’esperienza non ha insegnato nulla. Con quello di Florenzi, gli infortuni stagionali dei romanisti sono saliti a 40, la maggior parte dei quali muscolari. Il problema al soleo del polpaccio sinistro terrà fermo «Flo» per 15/20 giorni, il che significa almeno quattro gare saltate (Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Udinese) con speranza di rientrare alla vigilia di Pasqua (20 aprile) quando è in programma Inter-Roma. Non sta bene neppure Kolarov, che è tornato dalla Serbia e che ha un problema al flessore. (…).
In vista di tre gare in sei giorni, Ranieri rischia di avere solo Karsdorp e Santon come terzini di ruolo. Juan Jesus, spostato a sinistra, ha infatti fallito la prova contro la Spal, messo in croce da Lazzari. (…). C’è invece qualche speranza in più di recuperare Cengiz Under, almeno per uno spezzone di gara contro il Napoli. (…).
Nei giorni scorsi è stato sottoposto a una risonanza magnetica, che ha dato esito negativo. A metà settimana tornerà ad allenarsi in gruppo e spera di rientrare tra i convocati per domenica 31.