La Roma ha incontrato solo due volte la squadra spagnola e le statistiche dicono che le due equipes si son dicisi la posta. Al “El Madreagal” la Roma di Capello fu sconfitta per 2 a 0 nell’andata dell’11 marzo 2004 con i gol di Anderson al 28′ e il raddoppio di Josè Mari al 35′ sempre del primo tempo. Un uno-due che taglio le gambe ai giocatori che non riuscirono a segnare nemmeno un gol anche se il mister disse nel post partita che almeno una rete la meritava la sua squadra. Nel ritorno del 25 marzo del 2004, in un Olimpico deserto e dopo la sconfitta nel derby, la Roma uscì dalla competizione e quel giorno fu una festa solo per il Villareal. Qui sotto i tabellino delle due partite con relative cronache di Repubblica.it.
(da Repubblica.it) ANDATA – Le squadre avevano chiesto di non giocare, ma l’Uefa ha deciso di applicare la famosa legge non scritta sullo spettacolo che deve comunque continuare. Così si arriva al fischio d’inizio di Villarreal-Roma con uno struggente minuto di silenzio ed un applauso infinito per onorare le vittime del vile attentato di Madrid.
Una sorpresa per parte: gli spagnoli lasciano in panchina Ballesteros per l’inserimento di Javi Venta, mentre per la Roma alla fine Zotti ce l’ha fatta e Pelizzoli si è accomodato in panchina, per il resto schieramenti annunciati con le tante assenze romaniste (Totti, Delvecchio, Chivu, Dacourt e Candela) e con il ritorno in campo, dal primo minuto, di Vincenzo Montella.
Il predominante fattore emotivo fa sì che si inizi al piccolo trotto anche se la prima iniziativa è dei giallorossi al secondo minuto: Samuel per Carew che vede Montella, ma il suo scatto è considerato in fuorigioco. Poi, il torpore iniziale lascia spazio al gioco con il Villareal che, oltre a dimostrare un miglior possesso palla, si affaccia dalle parti dell’area romanista prima con Josè Mari poi con Belletti e Riquelme.
I giallorossi si mettono in attesa, ma qualcosa non va sulla sinistra dove arrivano i pericoli maggiori. Al minuto numero ventotto Josè Mari si libera di Zebina, lancia Anderson che entra in area dalla destra e di sinistro mette alle spalle di Zotti. La rete sveglia gli spagnoli, ma addormenta la squadra di Capello che non riesce a reagire, anzi rischia di subire immediatamente la seconda segnatura con Belletti, ma il suo tiro è ben parato da Zotti.
Ma il doppio vantaggio era in agguato: romanisti lenti, incapaci di organizzare una manovra degna di tale nome e soprattutto con una difesa discutibile con Dellas che al trentasettesimo su azione d’angolo abbocca alla finta di Josè Mari che può colpire di testa in piena libertà e fare il due a zero. Ed a questo punto ai giallorossi non resta altro da fare che limitare i danni e rientrare nello spogliatoio per raccogliere le idee.
La ripresa si apre con la quasi annunciata staffetta tra Montella e Cassano e dopo quattro minuti Emerson cerca la combinazione con il barese, con scarsa fortuna. Poi ancora Villareal: punizione al quinto di Riquelme e risposta in acrobazia di Zotti, calcio d’angolo con mischia davanti al portiere giallorosso ed ancora un calcio di punizione procurato da uno scatenato Jose Mari, ma finito alto.
Ma proprio grazie ai piedi buoni di Cassano la Roma comincia a dare segni, seppur deboli, di ripresa. Palla buona in area per Mancini al 9′, ma il brasiliano viene anticipato da Reina. Un minuto più tardi Cassano viene fermato in uno di quei fuorigioco da rivedere alla moviola. Gli spagnoli cercano di riprendere il possesso della palla, ma la premiata ditta Emerson Cassano ce la mette tutta, anche a costo di prendere qualche botta di troppo dagli avversari.
Ed è proprio Emerson a liberarsi al tiro dal limite al minuto numero 22, ma Reina para. Si rivede anche Carew, ma con poche velleità, ancora il norvegese serve Panucci nell’azione successiva, ma Coloccini libera su Mancini. C’è anche il tempo di vedere il Cassano egoista che tenta un tiro, debole, quando Lima era libero sulla sinistra, ma la Roma, comunque, appare nel momento migliore del match.
Al 33′ esce Carew, entra Corvia, bomber della Primavera, che appena entrato ha trovato subito un tandem con Cassano, ma al momento del tocco di ritorno è scivolato. E’ però il momento del forcing, romanista. Dentro anche D’Agostino al posto di Dellas per il tutto per tutto e si concretizza una delle palle più nitide: il nuovo entrato batte un angolo sugli sviluppi del quale Corvia trova il movimento giusto, ma il suo tiro viene rimpallato in extremis.
Tre minuti di recupero, ma i giallorossi si sono svegliati troppo tardi ed il fischio finale arriva a sancire il fatto che all’Olimpico adesso servirà la classica impresa, visto che per passare il turno serviranno tre gol di scarto.
VILLARREAL-ROMA 2-0
VILLARREAL: Reina, Belletti, Quique Alvarez, Coloccini, Javi Venta, Battaglia, Rosico (6′ st Marti), Riquelme, Roger, Josè Mari, Anderson (44′ st Victor). In panchina: Lopez Vallejo, Guaire, Ballesteros, Verza, Tena. Allenatore: Francisco “Paquito” Garcia.
ROMA: Zotti, Zebina, Dellas (41′ st D’Agostino), Samuel, Panucci, Mancini, Emerson, Tommasi, Lima, Montella (1′ st Cassano), Carew (33′ st Corvia). In panchina: Pelizzoli, Cerci, Wahab, Virga. Allenatore: Fabio Capello. Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
RETI: 28′ pt Anderson, 35′ pt Josè Mari.
NOTE: Ammoniti: Lima, Belletti. Angoli: 5-3. Spettatori: 22mila circa, terreno in buone condizioni.
(da Repubblica.it) RITORNO – Soltanto tre giorni. Tanto è passato dalla serataccia del derby e i giallorossi e i loro sostenitori si ritrovano allo stadio Olimpico. L’occasione è la Coppa Uefa e la sfida contro il Villareal, valida come gara di ritorno degli ottavi di finale in cui la Roma vince 2-1 ma paga il 2-0 subito all’andata ed abbandona mestamente la Coppa Uefa.
L’atmosfera, nonostante tutto, non è pesantissima nell’impianto del Foro Italico, ci sono le forze dell’ordine, ma è solo un atto dovuto. Donne, tante, facilitate dal biglietto a cinque euro, hanno preso posto sugli spalti ed insieme a loro molti bambini. L’unica cosa può far ricordare il derby è che nelle due curve non appaiono striscioni, per il resto sono solo cori di incitamento. Fabio Capello sceglie la Roma dai piedi buoni: Totti è in campo per la sua prima gara in Uefa, al suo fianco Cassano per formare una delle coppie più belle in circolazione.
Per il resto tutto come annunciato: Pelizzoli in porta, Zebina, Samuel, Chivu e Candela in difesa, Mancini, Emerson, Dacourt e Lima in mezzo che tradotto in cifre vuol dire 4-4-2. Pronti via, la sciarpata e l’inno emozionano e fanno venire voglia di tornare allo stadio ed i giallorossi cominciano a macinare gioco. Batti e ribatti fino al decimo del primo tempo quando va in scena il colpo di genio di Emerson: palla sul sinistro al limite e tiro secco alle spalle di Reina per l’uno a zero.
Poca roba il Villareal, qualche azione, ma raramente dalle parti di Pelizzoli dove difensorie centrocampisti giallorossi hanno alzato una vera e propria diga con Samuel e Dacourt su tutti. Al minuto numero 29 la palla buona è sul piede di Lima che però liscia malamente al momento del tiro. Soltanto sessanta secondi e stavolta è Candela, ben pescato da Emerson all’altezza del dischetto del rigore, a mettere incredibilmente fuori. C’è solo la Roma, Samuel rimedia un giallo e gli spagnoli ci provano dal limite con Anderson prima e Jose Mari poi, ma la mira è sbagliata.
Al quarantesimo Totti viene messo giù al limite da Coloccini, ma per l’arbitro è tutto normale, non per i tifosi che fanno partire delle bordate di fischi che la metà bastano ad assordare tutti. Ci prova anche Samuel alla fine dopo il cross di Chivu, ma la palla va fuori.
Domino giallorosso, ma solo uno a zero: non basta e rimangono solo 45 minuti. Si riparte. Gli iberici cambiano Belletti con Venta, ci prova Jose Marì dalla distanza, ma bastano cinque minuti ai giallorossi per confezionare il raddoppio: Totti largo a sinistra, palla in mezzo per Cassano che di punta mette dentro. E’ il pareggio in fatto di gol e quindi il match entra nel vivo. Timida reazione della squadra ospite, ma riparte la Roma prima con Lima, poi con Samuel, ancora Cassano e Totti.
Poi quello che non ti aspetti: un pallone docile sulla destra, accarezzato da Jose Marì ed Anderson tocca quel tanto che basta per mettere fuori causa Pelizzoli. Totti e Cassano vengono ammoniti, quest’ultimo è sostituito da Montella, ma la realtà dice che i giallorossi per passare il turno devono adesso segnare altre due reti senza subirne.
Ovvio a questo punto che il Villareal abbia dato vita ad una specie di non gioco con la Roma che ce l’ha messa tutta.
Dentro pure Delvecchio, ma le lancette dell’orologio girano inesorabili ed il tempo per i miracoli non c’è. Il pubblico rumoreggia, accenna a qualche coro, poi si ferma e fischia l’ennesima perdita di tempo degli spagnoli. C’è il tempo per una punizione a due in area spagnola, ma il tiro di Totti si stampa sulla folta barriera. Viene espulso Zebina, ma fa parte della concitazione finale. Nemmeno i cinque minuti di recupero servono a qualcosa ed arriva il fischio finale, la luce si spegne, e con essa i sogni europei della Roma.
ROMA – VILLAREAL 2-1
ROMA: Pelizzoli, Zebina, Samuel, Chivu, Candela, Mancini, Emerson, Dacourt, Lima (29 st Delvecchio), Totti, Cassano (22 st Montella). A disposizione: Zotti, Tommasi, D’Agostino, Carew, Dellas. Allenatore: Fabio Capello
VILLAREAL: Reina, Belletti (1 st Venta) (13 st Guayre), Alvarez, Coloccini, Arruabarrena, Battaglia, Martì, Josè Mari, Riquelme, Garcia, Anderson (32 st R. Garcia). A disposizione: Vallejo, Ballesteros, Arzo, T. Garcia Allenatore: Gomez Francisco Garcia
ARBITRO: Gilles Veissiere (Francia)
RETI: 10′ pt Emerson, 5’st Cassano, 21′ st Anderson
NOTE: Serata fredda e umida, terreno in buone condizioni, spettatori 29.088 per un incasso di euro 327.030,00. Angoli 5-3 per la Roma. Ammoniti: Samuel (R), MartX (V), Belletti (V), Totti (R), assano (R), Reina (V), R. Garcia (V), Chivu (R). Espulso Zebina.