L’ultimo a chiamarci, in ordine di tempo, è stato un (ex) ragazzo conosciuto ai tempi del militare. Uno che non sentivamo dai tempi in cui c’erano ancora la lira, il gettone del telefono e la benzina rossa. «Ciao, come stai? Non è che potresti rimediarmi due biglietti per l’ultima di Totti? Oh, sia chiaro: a pagamento…». Peccato, volevamo comprarli di tasca nostra e regalarglieli… È (ri)esplosa la Tottimania. E, per molti versi, sembra essere tornati a giugno del 2001, cioè alla vigilia di quel Roma-Parma. Quando trovare un biglietto per la partita-scudetto significava vincere alla lotteria. Oggi, ore 10, la Roma metterà in vendita i tagliandi per la sfida con il Genoa del 28 maggio, cioè per quella che a Trigoria viene considerata l’ultima esibizione di Totti da calciatore della Roma. Se Luciano Spalletti lo impiegherà. Intanto, i segnali che sono già arrivati in sede non lasciano dubbi: ci vorrebbe un doppio Olimpico. La previsione dei dirigenti della società è sold out in poche ore e tanta, tanta gente costretta a rinunciare al saluto al Totti calciatore della Roma. All’ufficio stampa della società sono già arrivate richieste di accredito da ogni angolo del mondo e molte, per forza di cose, saranno respinte al mittente. Ma, raccontano, la percezione che si stia andando incontro alla partita più – non solo emotivamente – più coinvolgente da quel Roma-Parma c’è tutta, e non è neppure debole. Perché per la Roma non ci sono dubbi che – come da contratto – sarà l’ultima di Francesco Totti da calciatore giallorosso. E, per questo, il management di Jim Pallotta (sembra che verrà, sembra…) sta già preparando, sta organizzando qualcosa per rendere speciale la giornata. Nulla di eclatante, filtra dalla Laurentina. Ma un degno omaggio al più forte calciatore della storia della Roma.
IL FEELING CON MONCHI – L’aver sottolineato più volte “l’ultima di Totti da calciatore della Roma” non è stato casuale. Questo perché Francesco, ufficialmente, non ha ancora deciso (o meglio, comunicato) se attaccare davvero gli scarpini al chiodo. Ecco perché dovrebbe essere l’ultima da romanista, ma non l’ultima da calciatore. A chi, ieri mattina, gliene chiedeva conto, il Capitano ha replicato con un «Non lo so…» frettoloso. Poi, in serata, una caldeggiata aggiunta via twitter. «Era una battuta, ora penso solo alla Juve, la Roma viene prima di tutto, il resto verrà dopo e avremo tempo per parlarne». La scelta definitiva non l’ha ancora fatta. O meglio, ancora non l’ha comunicata pubblicamente. Complicato pensare, ad esempio, che il ds Monchi, con il quale Totti ha già parlato (anche fuori Trigoria) e parla a ritmo quasi quotidiano, non sappia nulla; così come è difficile pensarlo in riferimento al dg Baldissoni, con il quale Francesco, ad esempio, è stato l’intera mattinata di ieri, viaggio in auto da Trigoria a Palazzo Chigi e ritorno compreso.
RUOLO DA DEFINIRE – La Roma, al di là di tutto, va avanti secondo contratti e firme: per il club di Pallotta il 28 maggio si chiuderà la carriera del calciatore Francesco Totti. Poi, a partire dal primo luglio, sarà in essere il contratto di sei anni da dirigente. Che il Capitano potrebbe stracciare nel caso continuasse a giocare, lontano dalla Capitale. Le probabilità che questo accada ci sono, ma – per ora – sembrano poche, pochissime. È più credibile, se mai, ipotizzare che Francesco abbia già deciso di accettare l’offerta di collaborazione che gli è arrivata da Monchi, con l’assicurazione che sarà un ruolo operativo e non di facciata. Al di là del nome del prossimo allenatore della Roma, a patto – per lui – che non sia Spalletti.