Lo stadio della Roma deve essere costruito. Dopo la pessima figura fatta dal Comune di Roma Capitale in conferenza dei servizi, nutro maggiore ottimismo. Non riesco a credere che la Sindaca possa accettare di essere sconfessata da un Dirigente, che è arrivata al punto di esprimere un voto opposto a quello contenuto in una missiva, pur priva di valenza amministrativa. A questo punto, dovrà necessariamente scattare un moto d’orgoglio nella prima cittadina, tale da eliminare ogni ulteriore ostacolo alla realizzazione dell’impianto.
Sconfitta amara, invece, quella patita per mano del Napoli. Si sarebbe potuto porre al sicuro il secondo posto ed invece sarà necessario lottare fino alla fine per raggiungere un obiettivo, comunque, prestigioso. Al fischio d’inizio, gli spalti deserti, mi hanno fatto ricordare quando, negli anni 60, l’Olimpico si riempiva di 80.000 spettatori per assistere alle prestazioni di due squadre mediocri ed ai gol di Braca o di Liguori, oggi sconosciuti ai più.
Nessuna meraviglia, invece, ha destato il risveglio dei disfattisti, dei nichilisti e dei mai contenti, sopiti dai risultati degli ultimi mesi. Personalmente vado contro corrente, dopo avere rivisto la partita senza l’ansia del risultato. Sconfitta totalmente immeritata, anche nel primo tempo. Roma poco brillante ma che ha costruito molto più del Napoli. Il pareggio sarebbe stato molto più giusto.
Almeno la sconfitta servirà per far venire a galla i falsi romanisti.
P.S. Non oso pensare quali trattati di sociologia avrei letto oggi sulle prime pagine dei giornali da fighetti se l’esultanza di Mertens l’avesse fatta Totti sotto la curva del Napoli. Al minimo lo avrebbero posto all’indice, addossandogli anche la responsabilità dell’eruzione di Ercolano e Pompei. Tra l’altro, Mertens attribuisce alla sua cagnetta, alla quale ha dedicato il gol, un modo tipicamente maschile di espletare i suoi bisogni.
P.S. 2 Com’è possibile che uno incatenatosi in via Allegri quando Tavecchio era presidente della Lega Dilettanti, gli abbia ora portato i voti necessari per essere riconfermato presidente della Figc.