La decima puntata della rassegna del 2016 giallorosso è dedicata alla mancata qualificazione alla Champions League a causa della sconfitta interna contro il Porto.Antonio Rudiger, difensore AS Roma
: “Il nostro obiettivo era arrivare in Champions League perché è la più importante competizione per club in Europa, ma non ci siamo riusciti”.
John Solano, tifoso giallorosso: “Quando abbiamo pescato il Porto, non ero più di tanto contento. Certo, avremmo potuto trovare il Manchester City, quello sarebbe stato un disastro. Il Porto era una via di mezzo, quindi non ero troppo arrabbiato per il pareggio dell’andata ma non ero certo che avremmo passato il turno”.
Tommaso Guccione: tifoso giallorosso: “La doppia sfida con il Porto, per come sono andate le cose in campo, l’ho vissuta con grande rammarico. Ovviamente in quel periodo ero a casa mia in Puglia e ho visto lì la partita con amici, mentre solitamente le vedo al pub a Bruxelles, dove vivo con i miei, con tutti i tifosi giallorossi del club.Secondo me avevamo tutte le qualità per farcela e poter continuare a sentire la musica della Champions che è una delle cose più belle per noi tifosi… quell’inno ti introduce a delle partite che sono le più belle del calcio non solo europeo ma internazionale”.
John Solano: “Dopo il pareggio dell’andata in Portogallo, pensavo che avessimo la qualificazione in tasca. Pensavo fosse un ottimo risultato. Pensavo che in casa avremmo fatto il nostro, che non ci sarebbero stati problemi”.
Wayne Girard, tifoso giallorosso: “Ero nervoso. Avevo vissuto partite in cui la Roma era stata spazzata via e dove era successo l’indicibile. Nella gara d’andata ero fiducioso. Mi dicevo: “la Roma sta bene, sembra in fiducia. Anche Fazio sembra un buon giocatore”. Stavamo controllando la partita e avremmo dovuto chiudere i conti”.
Tommaso Guccione: “È un peccato ancora maggiore perché la prima sfida era iniziata bene con l’autogol del difensore del Porto e con una Roma in palla, poi con l’espulsione di Vermaelen la gara si è complicata, anche se alla fine l’1-1 dell’andata era molto positivo, visto che quella portoghese è una squadra di tutto rispetto e con tanta esperienza in Champions League. Purtroppo poi il ritorno è stato condizionato dagli episodi delle espulsioni e a quel punto, in 9 contro 11 e sotto nel punteggio, era davvero difficile riuscire a spuntarla”.
John Solano: “Con il passare del tempo, nei primi 15/20 minuti, ho capito che non era serata. Il Porto è riuscito a pareggiare su calcio da fermo, De Rossi è stato espulso e, mentre accadeva tutto ciò, ero estremamente preoccupato perché pensavo che quel momento terribile avrebbe avuto ripercussioni sul campionato. È successo solo in parte, quando abbiamo pareggiato alcune partite che avremmo dovuto vincere, come ad esempio quella con l’Empoli”.
Kevin Strootman: “Se vuoi giocare un torneo come la Champions, devi vincere contro il Porto, non c’è altra storia”.
Antonio Rudiger: “È stata dura per tutti – anche per me, che non ho potuto aiutare i miei compagni. Non ho potuto dare il mio contributo. Ma alla fine è stata colpa nostra”.
Wayne Girard: “Dopo il brutto risultato della gara di ritorno, sapevo che la Roma sarebbe stata limitata nella sessione di mercato per via della perdita economica che la mancata partecipazione alla Champions League avrebbe comportato. Pensavo: “Questo ci penalizzerà perché lo scudetto non si vince a metà stagione, ma giocando 38 partite, unite agli impegni europei e alla Coppa Italia. Senza una rosa ampia, non possiamo vincere perché non siamo abbastanza profondi”. Se guardi le altre, noti come le corazzate nel calcio hanno due, se non tre giocatori che possono tranquillamente giocare nello stesso ruolo. E la possibilità di avere questo tipo di rosa è stata preclusa nella doppia sfida contro il Porto.
Antonio Rudiger: “La Champions League è andata. Ora dobbiamo abbiamo l’Europa League e abbiamo concluso il girone al primo posto, accedendo ai sedicesimi. Credo che il nostro obiettivo debba essere quello di andare più lontano possibile in questa competizione. Vogliamo vincere qualcosa. Dovremo essere pronti a febbraio. Abbiamo le carte in regola per vincere la coppa, perché no? Madobbiamo fare un passo alla volta”.
Kevin Strootman: “L’Europa League è un bel trofeo e noi vogliamo far bene in tutte le competizioni che disputiamo. Sicuramente adesso dopo il girone le partite saranno ancora più belle: la sfida con il Villareal è molto stimolante. Dobbiamo vincerla”.