Un sorriso, forse due. Da una parte i tifosi della Roma: quando hanno saputo dell’annullamento del ritiro di Pinzolo avevano (per la maggior parte) esultato perché speravano che significasse niente preliminari di Europa League. Dall’altra gli ex calciatori del mondo Roma, anche loro soddisfatti per la possibilità che si apre adesso: preparare la stagione «con calma e serenità».
Lo dice, senza mezzi termini, Giovanni Cervone, in passato durissimo nei confronti del fairplay finanziario: «Giustizia è fatta, ora sta alla Roma non sbagliare. Certamente queste regole sembrano una farsa a volte. Se la pena è questa forse anche la Roma poteva sicuramente spendere di più negli anni scorsi o vendere meno (…)»
Marco Cassetti: «Per modificare l’umore dei tifosi della Roma serve altro. Semmai, evitare i preliminari in piena estate è un vantaggio per Fonseca, che avrà più tempo per lavorare sulla sua nuova squadra» (…).
«Non fare i preliminari permetterà all’allenatore nuovo di lavorare meglio, anche e soprattutto sulla parte atletica», è il pensiero di Angelo Di Livio (…).
Poter lavorare per la prima volta dopo anni senza preliminari o tournée potrebbe essere un valore aggiunto: «L’importante – il pensiero di tanti romanisti – è che si stia tutti dalla parte di Fonseca adesso. La società gli faccia la squadra e lo assecondi nelle scelte, non come con Di Francesco».
La parola chiave che ricorre di più nel mondo romanista è programmare, come dice Ubaldo Righetti: «La sentenza del Tas rappresenta, dal punto di vista della nuova stagione, un vantaggio enorme perché ti dà la possibilità di programmare, soprattutto perché la Roma deve riorganizzarsi (…)».
Giampiero Maini va controcorrente: «Ho sempre preferito le conquiste sul campo sia come professionista sia come tifoso. Detto questo, bene per la Roma, anche se non credo che per i romanisti sia una notizia da mille e una notte (…)». Chiosa Max Tonetto: «Con la squadra così largamente incompleta tra nazionali e mercato, meglio aspettare ed avere più effettivi possibili a disposizione» (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport