(CONFERENZA STAMPA) Cosa sta succedendo? “Credo che siamo in involuzione, per quanto dimostrato questa sera, dopo il gol dell’Atalanta sembrava una squadra disunita, c’era la paura di giocare a cinque metri. Siamo mancati in personalità e nel desiderio di riprendere la partita, abbiamo fatto tutto sporadicamente, non da collettivo. Bisogna stare solo zitti, si è incudine, bisogna riprendere l’aspetto mentale, perché se si corre male si fa fatica. Stiamo correndo poco insieme, c’è scollamento. Devo individuare questo aspetto il prima possibile, per ritrovare la squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni.”
Nessuna vittoria in rimonta per voi… “Questa partita è diversa da altre, non avevamo mai preso due gol nei primi 20 minuti, la squadra si è disunita con troppa facilità. Dobbiamo riguardarci bene negli occhi e capire cosa vogliamo fare, se abbiamo fatto qualcosa di importante, si vede che un’identità c’era. Più che i sistemi di gioco, bisogna scegliere gli uomini a cui affidarsi. Queste partite mi hanno dato risposte positive, è mancata anche personalità, che ci vuole per giocare nella Roma.”
Una reazione di squadra è mancata? “Segnale negativo, si fa una scelta forte, anche insieme al calciatore, per dare forza e identità al gruppo. Non è accaduto, è un vero peccato ma non bisogna tornare indietro. È ovvio che oggi, sul carro di quello che è giusto ci sale poca gente, ma nella vita bisogna fare delle scelte e averne la forza. Le abbiamo fatte, me ne assumo le responsabilità, sto zitto e mi auguro che torneremo sul carro per gioire di qualche altra vittoria. Io ho grandissimo dispiacere, ma la scelta che è stata fatta è quella che andava fatta per crescere, è servita anche a Radja. Chi vuol capire capisca, ognuno a casa sua è libero di educare le persone come vuole. Mi auguro che quando ci sarò io sarà sempre così.”
Il gesto di De Rossi e la sconfitta di Coppa Italia con il Torino quanto hanno influito? “Quella di oggi è una prestazione negativa, in altre situazioni al di là di chi ho fatto giocare è un’altra squadra. Mi girano davvero le scatole ad aver perso col Torino, la squadra è tornata indietro da lì, ma dal punto di vista del desiderio siamo mancati. Mi ha fatto anche un po’ rabbia, perché l’avevamo trovato: perché perderlo? Oggi in alcune situazioni uno scappava e uno saliva, in altre situazioni l’abbiamo fatto bene. Dobbiamo trovare energie nervose per tornare a essere quelli di prima. Devo cercare di dare spiegazioni, ma dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e capire come lavorare.”
La sosta? “I giocatori hanno ovviamente delle regole, ma mi viene da sorridere quando stanno per i fatti loro. Vi posso dire che ho fatto il calciatore, ci può stare a livello mentale uno scarico, può dare una mano. Mi auguro di ritrovare giocatori più carichi mentalmente, vogliosi di riprendere quello che hanno lasciato per strada. Dispiace, stasera sono rammaricato per la prestazione del primo tempo, in cui la squadra non mi è piaciuta per carattere e personalità.