(MEDIASET) Qualche fischio dal pubblico, ci vuole pazienza.
Io non li ho sentiti, meno male che erano isolati. Atletico squadra importante, nel finale siamo stati un po’ fortunati mentre con l’Inter siamo stati sfortunati. Nella ripresa siamo calati nel fisico e nel palleggio e ho cambiato sistema perché non riuscivamo a contenerli.
Ci sono miglioramenti nella squadra? “Per 60′, poi abbiamo sofferto molto ma quando si cerca di dare una mentalità non buttando via palla rischiamo un po’ troppo. Abbiamo dato fiducia a loro e non possiamo permettercelo. Non possiamo sbagliare così. Alisson è stato determinante, le grandi squadra hanno bisogno di grandi portieri e noi ce lo teniamo stretto”.
Come mai la Roma non è ancora al 100%?“Me lo chiedo anche io, dobbiamo lavorare ancora di più. Non abbiamo dato continuità agli allenamenti con la tournée, quelli che hanno retto di più sono i giocatori come Perotti e Jesus che hanno fatto il ritiro di Pinzolo con me. Non è detto che sia negativo non essere al 100% ora, la crescita deve avvenire durante l’anno. Poi può essere una giustificazione agli errori questa condizione. Cercheremo di migliorarla, oggi è stata determinante”.
(ROMA TV) La sua analisi su questo pareggio… “Abbiamo disputato ottimi 50 minuti, non vado oltre dal punto di vista sia fisico che tecnico perché la squadra ha espresso anche un buon calcio cercando di fare la partita avendo avuto il possesso palla per tutta la gara, siamo calati molto nella parte centrale del secondo tempo e ho dovuto modificare l’assetto tattico perché ho dovuto ridare ampiezza alla squadra e capacità di difendere centrale dove si vedeva che da un momento all’altro potevamo prendere gol. La squadra ha saputo soffrire, ho visto squadre in Champions League difendersi sotto la traversa che sono state elogiate per questo la squadra ha dimostrato di saper soffrire con una condizione fisica che non è ottimale”.
(CONFERENZA STAMPA)
Si potrebbe schierare la difesa 3 anche dall’inizio? “Quella di stasera è stata una scelta dettata dalla sofferenza, è normale che in base alle partite potrebbe essere anche riproposta. Questo si lega al fatto che la squadra nel primo tempo ha lavorato bene, nel secondo tempo non eravamo lucidi a uscire. Contento perché la squadra ha retto, soffrendo, l’unico modo per arginare un po’ loro era riaprire un po’ le fasce, questo ha ridato forza alla squadra, abbiamo rischiato sull’angolo alla fine. Faccio l’allenatore e cerco di rimediare a queste situazioni. Il risultato è positivo per la situazione di gioco, nel secondo tempo eravamo in grande difficoltà e sembrava che in qualsiasi momento potessimo prendere gol.”
I cali nel secondo tempo? “Mi viene da sorridere se dovessi preparare solo gli ultimi 20′. Nel primo tempo è stata una bella partita, c’era anche un rigore che non ci è stato dato, se non chiudi la partita con queste squadre qua, mentre noi eravamo in costruzione…. Nei primi 45-50 minuti la squadra ha giocato un ottimo calcio. Qualche volta potevamo evitare qualche passaggio orizzontale di troppo, se avessimo oggi la condizione fisica ottimale sarei preoccupato. Concettualmente con l’Inter, se avessimo chiuso la partita, avrei attuato la stessa mossa di oggi per portare a casa il risultato.”
Il calcio spagnolo è un modello inavvicinabile? “Sono per il calcio spagnolo, credo vada preso come modello. Ho sentito criticare il tiki-taka, è un calcio che nasce dal basso, c’è una metodologia tecnica nettamente superiore, non è casuale questo loro predominio. Come mentalità mi piace, poi se vuoi giocare tanto ti dicono buttala lunga, altrimenti che vuoi fare lo spagnolo. Io prima voglio costruire e poi distruggere.”
Cosa ha provato all’esordio in Champions League? “Ero molto emozionato, ritenevo fosse importante non perdere, questa squadra può solo crescere, avrà più certezze andando avanti col tempo. Il risultato è molto positivo e sofferto, ho visto squadre andate in finale di Champions League attaccate sotto la traversa. Soffriremo anche in altre occasioni, avere questa tenacia è un aspetto positivo a livello di squadra e di collettivo.”
Florenzi? “Era già in considerazione, per una partita di Champions League credo che fosse un rischio troppo grande, sapendo che Bruno Peres ha lavorato molto di più, mi dava più garanzie. Ho pensato anche a lui, a metterlo in alto, ma ho modificato l’assetto tattico. Sarà preso in considerazione per sabato.”
Il VAR? “Non voglio più parlarne, preferisco com’è stasera, ve l’assicuro.”
https://youtu.be/InXBONEdJ1o