Già in fila. Nemmeno è cominciata la vendita libera, siamo solo alla fase di prelazione riservata ai tifosi più fedeli. Eppure la Roma, al primo giorno utile, ha venduto 5.000 biglietti per la partita di ritorno con il Barcellona, in programma allo stadio Olimpico martedì 10 aprile. E’ un atto di amore e anche di fede: si tratta di pagare uno spettacolo senza conoscerne le condizioni, perché un conto è sognare la qualificazione alla semifinale dopo l’andata al Camp Nou e un conto è andare ad ammirare Messi e gli altri transito verso il turno successivo.
IL PROGRAMMA – La prelazione, fino a domani sera, è riservata agli abbonati di campionato e/o del girone di Champions League. Già ieri si è formata qualche coda nei Roma Store, tra via Appia Nuova e viale Marconi: troppo alta la posta in palio, un pass per il Barcellona non si può non prendere. Per questo, quando giovedì mattina si passerà alla vendita libera, ci sarà un assedio ai punti di distribuzione scelti dal club: sarà con ogni probabilità polverizzato il record di presenze della stagione, i 55.000 di Roma-Chelsea, con una folta rappresentanza di tifosi catalani: ne sono attesi 3.500, piazzati in maggioranza nel settore ospiti ai Distinti Nord. E’ previsto anche un incasso importante, fra i 3 e i 4 milioni, effetto collaterale benefico dello sbarco della Roma fra le prime 8 d’Europa dopo 10 anni di attesa.
L’ANDATA – Tra oggi e domani invece la Roma, su input del responsabile della biglietteria Carlo Feliziani, comunicherà le modalità di vendita dei biglietti riservati ai tifosi ospiti per la sfida del Camp Nou. Dovrebbero essere disponibili 4.500 ingressi, che corrispondono a circa il 5 per cento del totale come stabilito dalle normative Uefa. Già nel novembre 2015, quando si giocò Barcellona-Roma nella fase a gironi, la partecipazione del tifo giallorosso fu esaltante. Neppure il risultato, un mortificante 6-1, spense i cori di festa di quelli che andarono in Spagna: vantarsi di frequentare il Camp Nou è una motivazione sufficiente per essere felici.