Aveva chiesto un atteggiamento in stile Porto. Come si spiega un passo indietro?
“In altre occasione avevamo meritato qualcosa in più. Ci tengo alla prestazione, non è stata all’altezza soprattutto nel primo tempo. La ripresa ha un senso differente. Il Bologna ha fatto una grande partita, erano più brillante, vincevano i duelli. Forse abbiamo pagato la partita col Porto e qualche cambiamento. Il calcio è tutto e il contrario di tutto, soprattutto qui. Tante partite ravvicinate non ti aiutano”.
Loro arrivavano prima. Erano più vicini alla zona del pallone… “Non è questione di stare vicini alla zona, tutti stanno vicini. Poi il pallone lo prende chi è più attento. Abbiamo fatto errori di posizionamento: hanno creato le occasioni più importanti su due spizzate di testa, tutte sottigliezze che stavamo pagando profumatamente. Ho cambiato col 4-2-3-1 che ha dato maggior equilibrio e ripartenze. Il secondo tempo è stata un’altra partita, la squadra è stata differente”.
De Rossi perché non dall’inizio visto che stava bene? “Se dico che stava bene è anche per nascondere la formazione. Non è che ho un redattore che devo dare conto. So benissimo che Daniele potrebbe giocare, ma non so come reagisce il giorno dopo. Dobbiamo centellinarlo. Se ci basiamo solo su un giocatore c’è qualcosa che non va. I risultati sono stati fatti con e senza Daniele, che è un giocatore importantissimo soprattutto nel 4-3-3. Ne è stato avvantaggiato anche Nzonzi, che poteva aggredire in avanti e con meno tatticismi. Per noi De Rossi è molto importante. Se si allena oggi non so se si allena domani, dobbiamo essere bravi a portarlo gradualmente a giocare tre partite con continuità”.
Olsen: si può dire che la Roma ha un top in porta dopo Alisson?
La più difficile su quel traversone di Poli, una palla difficilissima da leggere. È un grandissimo professionista, non è stato sempre brillantissimo nell’ultimo periodo ma è rientrato bene. Le grandi squadre spesso hanno i portieri migliori in campo. Contenti di averlo.
Gli indisponibili erano tre più Perotti. Lei non fa turnover perché? “È una scelta, per giocare 4-3-3 devo mettere determinati giocatori. Speravo dessero continuità, sono rimasto sorpreso che nel primo tempo eravamo poco brillanti. Non ho la sfera magica, è tutto e il contrario di tutto. Devo capire questa squadra che manca di continuità di prestazione. Chi era stato poco lucido nella ripresa è cresciuto, ma dopo il primo tempo non bastavano due cambi”.