Szczesny 6,5. Attento e concentrato. Una sola parata difficile, il resto normale amministrazione.
Peres 6.5. Lotta su ogni pallone, dà una mano in fase di attacco e svolge con attenzione il compito da difensore.
Rudiger 6,5. Continua a migliorare la condizione fisica e insieme a Fazio formano una vera e propria diga in difesa. Sessanta minuti di grande intensità.
Fazio 6,5. Continua la sua crescita di personalità e sicurezza nel reparto difensivo. Sempre più lontane le perplessità su di lui.
Jesus 5,5. Sempre in affanno e lontano da una linea di difesa che secondo l’idea di Spalletti dovrebbe essere più stretta.
Strootman 6,5. Non al 100% ancora, ma lotta e mette gamba per andare a riprendere ogni pallone a centrocampo. Assist per il raddoppio.
Nainggolan 7. Completamente ripreso. Comanda il centrocampo, fondamentale il suo supporto in entrambe le fasi.
De Rossi 6. Senza infamia e senza gloria, svolge il proprio compito come un alunno che non vuole apparire.
Salah 8. Ritrova se stesso centrando la sua prima tripletta in assoluto in carriera, e regala tre punti d’oro alla Roma.
Perotti 7. Grande personalità, grande senso della posizione. Da lui nascono tutte le palle pericolose per la Roma, tra cui il servizio per il primo gol.
Dzeko 7, 5. Malgrado non abbia segnato, ha lottato su ogni pallone incollandosi tre uomini e facendo da giocatore determinante non solo in zona gol (vedi il terzo gol della Roma) ma anche a centrocampo.
Paredes 6, 5. Entra in corsa e come fosse un veterano si cala subito nella parte del vice De Rossi.
Gerson, 6. Non sbaglia nulla ma fa anche poco.
El Shaarawy sv.
Spalletti, 7. Le parole e gli insegnamenti del tecnico, e la scelta dell’undici e dei cambi, continuano a determinare in maniera inequivocabile l’andamento della squadra.